Cattive compagnie a Sanremo Discovery e Television Song festival. Intervista
Non è mai troppo tardi per essere apprezzati. Dopo il successo dell’anno scorso ritornano le vetrine promozionali discografiche e televisive per emergenti, ideate dal chitarrista Mario Greco, che hanno come scopo quello di sostenere la cultura musicale dei giovani impossibilitati ad emergere per mancanza di spazi e strutture.
Fai informazione è lieta di inaugurare un ciclo di interviste a tutti gli emergenti che saranno presenti agli Eventi E.D.M. "Sanremo Discovery" e "Television Song Contest 2022" sotto la direzione artistica di Mario Greco al fine di dare spazio e voce ai giovani talenti italiani che hanno il coraggio di mettersi in gioco.
L’intervista...
Partiamo dalla scintilla: quando nasce la vostra passione per la musica?Parlateci un po' di voi,descrivetevi ..Quando avete cominciato a percepirvi come Artisti?La musica delle Cattive Compagnie nasce due anni fa, quando Luca Erriquenz (pianista e cantante) decide di costruire un nuovo progetto italiano inedito, coinvolgendo il resto della band.
Qual è il vostro sogno o aspirazione, cosa volete veramente?Costruire un percorso importante e solido nel mercato musicale. Il sogno? se proprio deve essere tale allora sia San Siro…
Come nasce una vostra opera? Cos’è per voi l’ispirazione? Qual è il messaggio implicito nelle vostre canzoni, cosa volete trasmettere?I brani nascono dall’analisi del mondo circostante e dalle influenze che queste hanno dentro me…così nasce una musica al pianoforte che esterni senza parole il mio sentire e poi di conseguenza lavoro al resto.(Luca Erriquenz)
Qual è secondo voi una band emergente che faremmo bene ad ascoltare?Le Cattive Compagnie, perché sul mercato musicale non sentireste un progetto similare italiano.
Come descrivereste la piazza musicale italiana?
Chiusa nella grande distribuzione, piena di fervore dove la cultura passionevole rimane curiosa.
Qual è il vostro cavallo di battaglia o meglio che genere di musica fate?Suoniamo rock-pop senza troppi fronzoli... diretti, semplici, con un retrogusto rock’n’roll e singolarità dove il piano non è solo di appoggio ma ha un ruolo rock.
Qual è Il libro più bello che avete letto o quello che vi ha cambiato la vita o almeno modo di pensare?Quando tutto cambia, cambia tutto. Neale Donald Walsh
Chi vi ha ispirato nella vostra carriera? Quali sono i riferimenti artistici e culturali che vi hanno maggiormente influenzato nel corso del tempo?La nostra musica è un insieme delle nostre influenze: da Ray Charles, ai Queen, passando per il rock dei Led Zeppelin, sino ad un rock’n’roll/blues più sixties…. ma senza perdere di vista il pop che ci circonda da sempre.
Come pensate che un giovane artista possa oggi “districarsi” all’interno del panorama musicale contemporaneo?Essere se stessi, senza avere paraocchi verso il presente pensiamo sia l’arma vincente in contesto che continuamente è in evoluzione.
Progetti in cantiere?Firmare un contratto, far crescere i nostri follower, suonare il più possibile ed iniziare a lavorare per il futuro.