La disastrosa eruzione vulcanica dell’Hunga-Tonga all’inizio di quest’anno aveva veramente ridotto l’arcipelago tongano in condizioni tragiche, tagliato fuori dal mondo e con danni pesantissimi. Fra i “vicini” del Pacifico, il Giappone è stato uno dei più attivi e generosi nell’aiuto alla ricostruzione.

Oggi la cooperazione fra Tonga e Tokyo si è spostata dal piano civile a quello militare: si sono infatti tenute poche settimane fa le manovre navali congiunte fra le marine dei due Paesi.

In particolare, sono stati il pattugliatore tongano Ngahau Siliva e con il cacciatorpediniere giapponese Kirisame a effettuare esercitazioni di posizionamento e di comunicazione.

Il principe ed erede al trono di Tonga Tupouto’a ‘Ulukalala è poi salito sulla nave giapponese per fare un discorso di ringraziamento al popolo nipponico per il suo prezioso aiuto.

Inoltre, le manovre congiunte sono state fatte nella prospettiva della sicurezza collettiva delle isole del Pacifico, sotto lo slogan dell’are indo-pacifica “libera e aperta” che il Giappone promuove in funzione anti-cinese.