A seguito del News Media Bargaining Code approvato dal Parlamento australiano,  Facebook ha reso noto di aver raggiunto un accordo con News Corp Australia per compensare le testate del gruppo di Rupert Murdoch per i contenuti che saranno pubblicati sulla piattaforma social. Un accordo simile con i  media del gruppo Murdoch era stato siglato, poche settimane fa, da Google.

News Corp non ha comunicato la cifra che riceverà da Facebook, invece è stata resa nota la durata dell'accordo, che regolerà i rapporti tra i due gruppi per i prossimi 3 anni. 

News Corp Australia controlla circa il 70% dei giornali in quel Paese, tra cui le testate The Australian, The Daily Telegraph e The Herald Sun, senza poi dimenticare Sky News Australia, modellata sull'esempio della ultra-conservatrice Fox News, i cui contenuti sono tra i più condivisi su Facebook.
 
Ed è stata proprio News Corp a guidare la campagna di lobbying per convincere i politici australiani a far pagare alle Big Tech i contenuti dei media da loro ripubblicati.
 
Il News Media Bargaining Code invita le aziende tecnologiche a siglare accordi con i media, per poter utilizzare i loro contenuti. Senza tali accordi, la nuova legge impone un arbitrato forzato tra le parti. Un aspetto che ancora non è stato sperimentato, ma che già fin d'ora sembra suscitare più di qualche perplessità, pensando a quando un piccolo giornale locale dovrà trattare con una multinazionale globale delle dimensioni di Facebook o Google. Una considerazione che, oltretutto, ne richiama subito un'altra ad essa collegata. 

Sicuramente, la legge australiana favorirà i grandi gruppi editoriali, ma i piccoli saranno tutelati alla stessa maniera o saranno in grado di tutelarsi, proporzionalmente, alla stessa maniera dei grandi gruppi?

A ben guardare, la nuova legge australiana, più che tutelare i media esistenti,  ha buone probabilità di avvantaggiare economicamente i grandi gruppi editoriali a danno dei media locali, le cui piccole dimensioni non consentono loro di avere la stessa forza contrattuale e, in percentuale, gli stessi ritorni economici.

Quindi, quanto sta accadendo in Australia, la nuova legge più che favorire l'informazione, potrebbe invece favorire una sensibile riduzione del numero di testate esistenti. Non è da escludere che fosse questo il vero obiettivo di Murdoch.