L' Italia intera sotto chock, una piccola donna seviziata e massacrata dal branco. Il resoconto di una tragedia quella del quartiere San Lorenzo che  lascia ben poco spazio all’ottimismo.

Una settimana in cui quella cronaca ha fatto il giro del mondo. Centinaia le telecamere che hanno ripreso il dramma, dall’immediato ai retroscena, dagli speciali alle interviste, insomma, un reiterarsi di notizie più o meno veritiere, una passerella per alcuni, un chiacchierare mascherato privo di raziocinio e senza il minimo rispetto per chi veramente, immerso nel dolore forse cercava il silenzio o, per meglio dire la verità sui fatti e non certamente i pettegolezzi.

Invece, come spesso accade, se non sempre, la scena è stata affollata da avvoltoi che pur di fare notizia nella notizia ha speculato su fatti e circostanze puramente inventati. Chi dice che la ragazza era una "tossica", chi la definisce oscena e priva di raziocinio, di tutto e di più pur di fare cattiva cronaca su una vicenda schifosa che ha visto il branco abusare e uccidere una povera ragazzina indifesa.

Il tutto opera di qualche giornalista-sciacallo  che pur di vendere qualche copia in più si è immerso nel ridicolo di fatti che nulla hanno a che vedere con la tragedia. Purtroppo il mondo dell’informazione è questo, prendere o lasciare, un mondo a misura di chi legge, un mondo nella fattispecie, irresponsabile e arrogante capace di trasformare un fatto tragico in un talk show solo per accaparrarsi l’audience di centinaia di persone frastornate da cotanta attenzione.

Un giornalismo “animale” con tutto il rispetto per gli animali ovviamente che ha perduto il vero obiettivo, quello di informare e farlo secondo quell’etica professionale imposta dalla base, quelle regole semplici e genuine che dovrebbero segnare un punto d’incontro tra chi scrive e chi legge.

Un bravo giornalista dovrebbe scavare nei fatti, dire verità sconosciute anche alla magistratura essere da supporto alla ricerca del vero per far si che si faccia luce sui fatti e sui responsabili, sulle azioni e sui disagi. Invece no, alla cronaca spicciola quasi sempre gonfiata fa eco il dettaglio intimo quasi sempre inventato.

“Se questo è giornalismo“ viviamo su Marte cari Amici, speculare e trarre vantaggio su notizie come quella del quartiere San Lorenzo significa essere egoista, ingordo, villano e per alcuni versi anche “deficiente”, aggettivi questi che nulla hanno a che vedere con la vera professione di giornalista.