Sabato, Nancy Pelosi, la speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, è andata in Ucraina dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky, con cui si è fatta riprendere mentre passeggiava per le strade di Kiev.

Nancy Pelosi era accompagnato dal deputato democratico Adam Schiff e da altri tre membri del Congresso. A parte i ringraziamenti di rito del presidente ucraino, queste le dichiarazioni rilasciate in seguito dalla presidente della Camera.

Nel colloquio con Zelensky, ha detto la Pelosi in una successiva conferenza stampa, si è parlato di "sicurezza, assistenza umanitaria e assistenza economica e, infine, di ricostruzione una volta ottenuta la vittoria", ricordando anche di aver portato "un messaggio di unità dal Congresso degli Stati Uniti, un messaggio di apprezzamento da parte del popolo americano per la sua leadership e ammirazione per il popolo ucraino per il suo coraggio".

Alla domanda di un giornalista su quale sia il confine tracciato dagli Stati Uniti in relazione al supporta a Kiev, la Pelosi ha dichiarato:

"Parlo per mio conto. Non essere vittima de bullismo. Se qualcuno ti minaccia, non puoi tirarti indietro. Siamo lì per combattere e non puoi arrenderti ad un bullo".

Anche se la Pelosi non è il presidente degli Stati Uniti, è facile capire che l'Ucraina, oltre a combattere per difendere la propria integrità territoriale, sta di fatto combattendo contro la Russia anche una guerra per procura in rappresentanza degli Stati Uniti.

A proposito di guerra, mentre la Russia concentra i propri sforzi nell'area intorno a Izyum, l'esercito di Kiev sabato ha dichiarato di aver riconquistato quattro località a nord e ad est della città di Kharkiv: Upper Roganka, Ruska Lozova, Slobidske e Prelesne, sobborghi a nord e ad est della città.

Nell'ultimo "fervorino" della notte, Zelensky ha detto che la Russia sta tentando di aumentare la pressione nel Donbass, cercando di concentrare in quell'area nuovi uomini e mezzi per effettuare ulteriori attacchi.

E per questo il presidente ucraino ha voluto inviare un messaggio ai soldati russi:

"È meglio per voi sopravvivere in Russia che morire sul nostro suolo. ... Sappiamo che il comando russo si sta preparando a nuove grosse perdite. In quelle unità, il cui personale è stato indebolito a marzo-aprile, vengono reclutati nuovi soldati con poca motivazione e poca esperienza di combattimento. ... Ogni soldato russo può salvarsi la vita".

Zelensky ha dichiarato anche che l'Ucraina sta facendo di tutto per garantire che si possa dar vita ad una missione per evacuare le centinaia di civili e di combattenti bloccati ancora a Mariupol. E a proposito di costoro, oltre alle 25 persone che già avevano lasciato l'acciaieria Azovstal, nella serata di ieri se ne sono aggiunte altre 21, portando a 46 il numero di civili che hanno abbandonato la struttura.

Il presidente ucraino ha ricordato anche che nel prossimo round di sanzioni anti-Russia si aspetta di iniziare a vedere restrizioni che abbiamo come obiettivo il petrolio di Mosca. Infine ha aggiunto che la pista dell'aeroporto di Odessa, distrutta ieri in un bombardamento, sarebbe stata ricostruita, affermando anche che le città occupate dai russi, tra cui Kherson, Melitopol e Berdyansk, sarebbero state liberate.


Secondo l'Intelligence ucraina (SBU), la Russia starebbe allestendo un attacco all'Ucraina anche dalla Transnistria, anticipando che il 2 maggio un quotidiano locale pubblicherà un articolo in cui chiede a Putin di coinvolgere nella guerra in corso anche le forze armate russe presenti in quella regione. La Russia starebbe istituendo in Transnistria anche degli uffici di reclutamento per arruolare volontari.

Sempre secondo quanto riporta la SBU, sarebbe stato sventato un piano in base al quale agenti russi avevano pianificato un attacco terroristico utilizzando un missile Stinger, con l'intenzione di abbattere un aereo passeggeri sopra la Russia o la Bielorussia per poi attribuirne la colpa all'Ucraina e ai suoi alleati.

Questo l'ultimo bollettino diffuso dallo Stato maggiore dell'esercito ucraino con le perdite aggiornate della Russia a partire dal 24 febbraio: 23.500 soldati, 1.026 carri armati, 2.471 mezzi corazzati per il trasporto di personale, 1.796 veicoli compresi cisterne per il carburante, 451 pezzi di artiglieria, 151 sistemi di lancio multiplo di razzi, 80 sistemi di difesa antiaerea, 155 elicotteri, 192 aerei e 8 imbarcazioni.

Aggiornamento ore 21.

Prima, la notizia del crollo di un ponte nell'oblast di Kursk, poi quella di un incendio nel confinante oblast di Belgorod, entrambi confinanti... sia tra loro che con il nord dell'Ucraina. I russi accusa l'Ucraina di aver bombardato il suolo russo, mentre da Kiev non snoo arrivate né conferme, né smentite.

In precedenza, Missili russi avevano colpito silos di grano nell'oblast di Dnipropetrovsk, dove due impianti di stoccaggio nel distretto di Synelnykove sono andati distrutti. E mentre le truppe russe continuano a tentare di avanzare a colpi di mortaio nelle aree e Izyum, dove però oggi avrebbero subito un arresto, Mosca starebbe preparando un assalto a Mykolaiv e Kryvyi Rih, nel sud, per cercare di conquistare anche il confine settentrionale dell'oblast di Kherson.

Ma oltre a combattere, si cerca anche di trovare soccorrere i civili. Nel pomeriggio, Zelensky ha confermato l'inizio dell'evacuazione, a Mariupol, dall'acciaieria Azovstal. "Il primo gruppo di circa 100 persone si sta già dirigendo verso l'area controllata (dal governo)", ha dichiarato il presidente ucraino aggiungendo che, insieme all'ONU, il suo ufficio sta lavorando per continuare l'evacuazione degli altri civili. Secondo le stime dell'Ucraina, sarebbero circa un migliaio, per lo più donne e bambini, i civili ancora intrappolati nella struttura.