Politica

Le sardine dimostrano che per Salvini fare politica è trovare qualcuno da odiare

"Vogliamo ringraziare tutte le persone che in questa settimana ci hanno avvolti con il loro affetto e vicinanza, persone che conosciamo, persone che non abbiamo mai incontrato e amici lontani ma vicinissimi con il cuore.Grazie alle nostre famiglie, grazie a Lorenzo Donnoli che ci ha difesi con tutte le sue forze, grazie a Mattia Santori, grazie al fratello Michele Piras, a Fabrizio Delprete, a Chef Rubio, a tutti i politici che non hanno accettato la strumentalizzazione, alla mia cara amica Alae Al Said Najjar che mi è stata vicina più di tutte.Grazie a tutte le persone che ci fermavano per strada e incondizionatamente ci abbracciavano. Grazie a chi ha avuto il coraggio di difenderci. Grazie a chi ci è stato.E grazie anche a chi non ci è stato.Io e Sulaiman abbiamo passato una settimana molto difficile, abbiamo ignorato i messaggi di odio dei leoni da tastiera, perché li voglio proprio vedere a insultarci IN FACCIA. Abbiamo evitato strumentalizzazioni dei giornalisti e abbiamo rifiutato interviste perché quello che avevo da dire l’ho detto sul palco e il mio messaggio è arrivato in tutte le case italiane:1. Esistono italiane/i, donne e uomini, musulmane/i, e figli di immigrati che è assolutamente inaccettabile escludere dal tessuto sociale italiano.2. Sono salita sul palco portando con me tutti i valori in cui credo: la Costituzione, il mio velo che porto orgogliosamente, la mia identità e la libertà di espressione che pensavo esistesse in Italia.3. A proposito di laicità dello Stato: è proprio questo valore che permette a persone come me e la Meloni di sentirci fiere delle nostre identità. La nostra è una laicità inclusiva che tutela tutte le religioni e non ne privilegia una a discapito dell’altra. Questo non dovrebbe permettere a nessuno di classificare il mio velo come simbolo di oppressione. L’ho scelto io e va rispettato a prescindere dal fatto che lo si condivide o meno.4. Sono stata attaccata dai media, insultata sui social e diffamata, e tutto ciò non mi interessa. Per me invece è inaccettabile attaccare mio marito e accusarlo di far parte di partiti politici quando quello che fa è informazione sulla questione palestinese di cui se ne parla pochissimo in Italia. Per me lui è una fonte attendibile, libera e obiettiva per chi vuole informarsi sulla Palestina e sono orgogliosa di lui, di quello che fa e di essere la sua dolce metà.Siamo orgogliosi di ciò che siamo e continueremo ad esserlo.Buone feste amici, sogniamo un Paese migliore, più inclusivo e più umano."

Quello sopra riportato è lo sfogo di Nibras Asfa, donna palestinese che vive a Milano, "colpevole" di aver portato la sua testimonianza e la sua identità sul palco delle sardine nella manifestazione di piazza San Giovanni a Roma, ironizzando su quanto aveva detto in passato Giorgia Meloni.

Ma per i presunti non fascisti dell'estremismo di destra leghista, quell'intervento deve essere stato giudicato inammissibile... un vero e proprio affronto, tanto che il ministro del MinCulPop salviniano, Luca Pavolini Morisi, ha organizzato un contro servizio dopo aver in precedenza scatenato le truppe dei suoi bot contro Nibras Asfa...



Ma Matteo Salvini, lo "sbaciucchiatore" di rosari, il dispensatore di benedizioni, il censore dei costumi che dice di amare tutti, passando invece il tempo ad inventarsi nuovi nemici su cui concentrare l'odio dei suoi sostenitori, è riuscito a causare anche altri guai, come ci ricorda il post di Natale pubblicato sul sito delle 6000sardine:

"Mentre Salvini mangia il panettone e manda auguri in stile centro commerciale a tutta Italia, 21 famiglie di Prato si trovano a fare i conti con una multa da 4.000€.La loro colpa? Avere un padre o una madre che ha manifestato per chiedere uno stipendio che non vedeva da sette mesi.Sono gli effetti di quei decreti Sicurezza che tra le tante virtù hanno quella di aver reintrodotto il reato di blocco stradale (depenalizzato nel 1999).Insomma, uno dei tanti regali che la politica della demagogia e dell'odio è riuscita a farci spacciandolo sotto il nobile termine sicurezza che con quelle leggi non c'entra affatto".

Ma Salvini di quelle famiglie punite per manifestare per un giusto diritto non ne parla, perché il suo ministro del MinCulPop, Luca Pavolini Morisi, non è ancora riuscito ad inventarsi una scusa plausibile per nascondere quello che in realtà sono i decreti sicurezza... una pura e semplice porcata.

Autore Fabrizio Marchesan
Categoria Politica
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