Il piccolo Eitan, unico sopravvissuto della tragedia della funivia Stresa-Mattarona, è stato estubato e ha aperto gli occhi. Si sta risvegliando il piccolo che nell'incidente di domenica ha perso i genitori, il fratellino e anche i bisnonni. "Il risveglio sta proseguendo e poco fa è stato estubato", le parole del direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle. Per un momento il piccolo ha ripreso conoscenza. Il bimbo di 5 anni, a quanto si apprende, è ancora intontito dai farmaci, ma sarebbe in condizioni stabili e questo è un segnale positivo secondo i medici. Con lui c'è la zia Aya insieme a una psicologa. Il bambino è ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, nel repartorianimazione diretta dal dottor Giorgio Ivani. La risonanza magnetica a cui è stato sottoposto ieri non aveva evidenziato danni neurologici, sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico, così i sanitari hanno iniziato un lento e graduale risveglio. "Questa è una fase molto delicata – dicono i sanitari – La notte è passata tranquilla e conferma la stabilità clinica del bambino nonostante le condizioni critiche. Il fatto che siamo riusciti a estubarlo è un fatto positivo". La prognosi resta riservata e si attendono le prossime ore per completare il risveglio.
Il piccolo Eitan, unico sopravvissuto della tragedia della funivia Stresa-Mattarona, è stato estubato e ha aperto gli occhi. Si sta risvegliando il piccolo che nell'incidente di domenica ha perso i genitori, il fratellino e anche i bisnonni. "Il risveglio sta proseguendo e poco fa è stato estubato", le parole del direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle. Per un momento il piccolo ha ripreso conoscenza. Il bimbo di 5 anni, a quanto si apprende, è ancora intontito dai farmaci, ma sarebbe in condizioni stabili e questo è un segnale positivo secondo i medici. Con lui c'è la zia Aya insieme a una psicologa. Il bambino è ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, nel repartorianimazione diretta dal dottor Giorgio Ivani. La risonanza magnetica a cui è stato sottoposto ieri non aveva evidenziato danni neurologici, sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico, così i sanitari hanno iniziato un lento e graduale risveglio. "Questa è una fase molto delicata – dicono i sanitari – La notte è passata tranquilla e conferma la stabilità clinica del bambino nonostante le condizioni critiche. Il fatto che siamo riusciti a estubarlo è un fatto positivo". La prognosi resta riservata e si attendono le prossime ore per completare il risveglio.
Una fotografia di un bambino con una maglietta rossa con accanto un uomo adulto che guardano fuori dal finestrino. Fa rabbrividire l’idea che questa potrebbe essere stata l’ultima foto scattata sulla funivia Stresa-Mottarone pochi istanti prima del disastro di domenica scorsa che ha causato 14 vittime. Quell’uomo nella foto non c’è più, il bambino accanto a lui è invece il piccolo Eitan Biran. Quell’ultima fotografia scattata a Eitan mentre guarda fuori dal finestrino è stata inviata a un parente dalla famiglia Biran-Cohen in Israele durante la gita domenicale finita in tragedia. Nella tragedia del Mottarone è stata distrutta la sua famiglia, di origini israeliane, che viveva a Pavia: sono morti il papà Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tom, 2 anni, il bisnonno materno Itshak Cohen, 82 anni, e la compagna dell'uomo Barbara Koniski Cohen, 71 anni. La scorsa notte tre persone sono state poste in stato di fermo in relazione alla strage della funivia: secondo gli inquirenti avrebbero deliberatamente manomesso il freno d’emergenza per evitare disservizi e blocchi della funivia.
"Ieri ho visto il piccolo Eitan, il suo nome in ebraico vuole dire ‘forte', credo che in questa parola noi dobbiamo davvero trovare la forza per superare questo momento così doloroso", così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, parlando della tragedia del Mottarone in Consiglio regionale. "Siamo vicini a tutti i famigliari, a questo bambino e alla lotta che sta conducendo in uno dei nostri ospedali, il Regina Margherita, per tornare alla vita – ha aggiunto Cirio -. Probabilmente questa mattina sarà svegliato, cerchiamo di vedere nel suo risveglio un momento di forza per superare questo ennesimo momento di difficoltà che la nostra Regione sta vivendo e che credo imponga a noi tutti che rappresentiamo le istituzioni di lavorare sempre più insieme e sempre più uniti".
Di seguito la foto con i bisnonni durante la mattinata, inviata ai familiari e diffusa proprio da loro.