Recuperi a parte, mancano 12 giornate alla conclusione del campionato di Serie A e, vista la situazione attuale, non solo è impensabile che il campionato possa riprendere ad aprile, ma sarebbe già miracoloso se potesse riprendere a metà maggio... anche a porte chiuse.

In quel caso, sempre mettendo da parte il problema recuperi, giocando a tappe forzate la Serie A potrebbe finire entro il 30 giugno, permettendo così alle varie squadre e di rispettare i termini contrattuali relativi ai giocatori tesserati. Se così non fosse, per Figc e Lega si presenterebbe un ulteriore nodo da risolvere prima della ripresa del campionato... se mai ci sarà.

Ma per il momento, il problema più importante che le squadre si trovano ad affrontare è il nodo stipendi, con le entrate ormai bloccate da mesi. Nodo che, paradossalmente, vede in maggiore difficoltà proprio le grandi squadre che nei prossimi giorni dovranno far fronte ai pagamenti trimestrali di ingaggi annuali che incidono fin quasi per due terzi nelle poste di bilancio.

Per questo motivo, la riduzione degli stipendi da parte dei giocatori, in questo momento è fondamentale per la sopravvivenza dei club. A dare l'esempio in tal senso, il primo club è la Juventus che, in proposito, sabato ha rilasciato la seguente nota:

Juventus Football Club S.p.A. comunica, in ragione dell’emergenza sanitaria globale attualmente in corso che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva, di aver raggiunto un’intesa con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra in merito ai loro compensi per la restante parte della corrente stagione sportiva. L’intesa prevede la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Nelle prossime settimane saranno perfezionati gli accordi individuali con i tesserati, come richiesto dalle normative vigenti.Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020. Qualora le competizioni sportive della stagione in corso riprendessero, la Società e i tesserati negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi sulla base della ripresa e dell’effettiva conclusione delle stesse.Juventus desidera ringraziare i calciatori e l’allenatore per il senso di responsabilità dimostrato in un frangente difficile per tutti. 

Nell'interpretazione del comunicato precedente - che definire più che sibillino è poca cosa - che ne dà il sito Calcio e Finanza, la "rinuncia" effettiva dei tesserati della Juventus si concretizzerebbe in questi termini: 

"Complessivamente la squadra bianconera e il tecnico Maurizio Sarri rinunceranno a circa 33,75 milioni di euro: i restanti 56,25 milioni verranno recuperati dopo il 30 giugno 2020, nella prossima stagione o nelle stagioni a seguire". 

Di sicuro non rischieranno di morire di fame.