Il rapporto “Abbandonati”, frutto di una ricerca condotta da Amnesty International Italia sulle violazioni dei diritti nelle strutture di residenza sociosanitarie e sociosanitarie durante la pandemia da Covid-19 in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, ha messo in luce le lacune delle istituzioni italiane a livello nazionale, regionale e locale nell’adottare misure tempestive per proteggere la vita e la dignità delle persone anziane nelle case di riposo nel corso dell’emergenza sanitaria da Covid-19. 

Per questo in Italia, migliaia di ospiti anziani delle strutture hanno perso la vita dall’inizio della pandemia da Covid-19. La ricerca che abbiamo condotto ha evidenziato le principali criticità legate alla gestione della pandemia nei presidi residenziali per anziani, favorendo la diffusione del virus al loro interno.

Il direttore generale di Amnesty International in Italia, Gianni Rufini, accusa il nostro Paese, come altri in Europa, di “scelte profondamente sbagliate da un punto di vista etico.

"Ci si è rassegnati, in qualche modo, al fatto che un po’ di persone dovessero morire".

Dall’inizio della pandemia da Covid-19, migliaia di anziani hanno perso la vita all’interno delle strutture di residenza sociosanitarie e socioassistenziali in Italia.

Per tale motivo, al Ministero della Salute, alle Direzioni Generali competenti delle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, Amesty chiede di

– garantire in maniera tempestiva il pieno accesso a tamponi frequenti e regolari per anziani residenti nelle strutture, per il personale sanitario e i visitatori, oltre alla fornitura adeguata e continuativa di Dpi per le strutture;– di garantire l’accesso pieno e paritario agli ospedali e ai servizi sanitari per i residenti anziani dei presidi sociosanitari. I diritti delle persone anziane residenti devono essere al centro della risposta e devono essere garantite visite e contatti significativi con le famiglie, nel rispetto delle misure di prevenzione del virus;– stabilire un meccanismo adeguato per valutare e sviluppare le capacità delle strutture residenziali sociosanitarie per persone anziane perché queste possano garantire un livello appropriato di prevenzione e controllo delle infezioni;– garantire piena trasparenza nella raccolta e nella pubblicazione di tutti i dati rilevanti in materia di decessi di persone anziane nelle strutture residenziali sociosanitarie durante la pandemia da COVID-19.

A sostenere l'appello di Amnesty al diritto alla salute degli anziani, l'attore e conduttore televisivo Flavio Insinna. “Non voglio vivere in un Paese che butta via gli anziani e le persone fragili, che ci mette un attimo a dimenticarti – afferma - voglio vivere in una comunità dove un problema diventa di tutti, perché insieme si può portare la croce, pesa un po’ meno. E invece no... oggi il problema è il Natale...”


Per aderire alla campagna: 
www.amnesty.it/campagne/case-di-riposo-e-diritti-umani