Il 20 novembre si celebra  la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Queste le parole con cui il presidente della Repubblica ha celebrato la ricorrenza: 

«La Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ha posto bambini e ragazzi al centro di una rete di diritti fondamentali: il diritto alla non discriminazione, il rispetto del superiore interesse del bambino, il diritto alla vita, a un corretto sviluppo, il diritto all'ascolto.Conflitti globali, povertà diffusa, cambiamenti climatici sono minacce al pieno godimento dei diritti dei bambini, duramente provati anche dagli anni della pandemia.Il rischio non è solo la compressione di diritti fondamentali. Guerra e povertà, troppo spesso, diventano il retroterra di abusi e violenze consumate sui più deboli, evocano storie di infanzie spezzate, di bambini costretti a diventare adulti senza avere gli strumenti per affrontare la vita.Oggi si celebra l'inclusione per ogni bambino: un obiettivo perseguibile solo se si riconosce il ruolo dell'istruzione all'interno della società quale strumento efficace per combattere povertà, sfruttamento e disuguaglianze.Tutelare l'infanzia e l'adolescenza significa tutelare il futuro dell'umanità, significa gettare le fondamenta su cui costruire una comunità di cittadini liberi e responsabili.Deve essere profusa ogni energia per garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini una infanzia che risponda ai loro bisogni e alle loro aspirazioni, offrendo opportunità di crescita affinché si possano formare, facendo propri i valori della pacifica convivenza, adulti, domani, capaci di rendere il mondo un posto migliore per tutti».

Sull'argomento, si è espressa anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni:

«Oggi si celebra la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Una ricorrenza estremamente importante, che intendiamo celebrare confermando l'impegno a 360 gradi del Governo per garantire a bambini e adolescenti il godimento di quei diritti sanciti dalla Convenzione ONU e che spesso vengono negati o non assicurati come dovrebbero.La crisi pandemica, il difficile contesto economico che ne è derivato e la complessa congiuntura internazionale nella quale ci troviamo stanno incidendo profondamente sul nostro tessuto economico e sociale. Hanno aggravato problemi già noti, dalla povertà alle diseguaglianze, e creato nuove emergenze. Bambini e ragazzi stanno pagando il prezzo più alto. Dati e statistiche sono concordi nel dire che le dure restrizioni alla socialità imposte durante la pandemia hanno avuto pesanti conseguenze sulla salute e sul benessere psicologico dei più piccoli e dei più giovani. Non dimentichiamo, inoltre, l'aggravarsi della diffusione delle dipendenze patologiche, il crescente fenomeno del bullismo e delle baby gang. Così come non si può più trascurare l'impatto dei social network e delle nuove tecnologie. Bisogna aiutare i nostri ragazzi a comprendere il duplice volto del web, strumento che non va condannato a priori ma che va reso un luogo sicuro, proteggendo i nostri bambini e ragazzi dalle insidiose trappole del cyberbullismo e della pedopornografia online.Il Governo intende istituire un gruppo di lavoro con tutti i Ministeri e le Istituzioni competenti per stilare un piano d'azione operativo e concreto. Dare nuova centralità ai bambini e ai ragazzi è una priorità: una sfida epocale, che intendiamo portare avanti perché il futuro della nostra Nazione dipende dalla capacità di rispondere ai bisogni delle giovani generazioni».

Giorgia Meloni, come fanno intendere le sue parole, non ha oggettivamente capito un'acca di ciò su cui ha voluto esprimersi. La Giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è mondiale e riguarda non solo i minori italiani, ma anche quelli di tutto il mondo. Per cui, perché non ricordare anche i minori di altre realtà, oltre a quella italiana, in base al coinvolgimento del nostro Paese?

Pertanto, la Meloni, ad esempio, sostenitrice infervorata di Israele, perché non ha detto che quello Stato ha ucciso, e continua a farlo, non solo i palestinesi adulti ma anche centinaia e centinaia di minori che, quando va di lusso, vengono invece malmenati e incarcerati. E così, in base alle sue relazioni con Israele, il Governo sovranista come pensa che a bambini e adolescenti palestinesi sia garantito "il godimento di quei diritti sanciti dalla Convenzione ONU" di cui ha parlato la Meloni?

Ma soprattutto, riguardo ai migranti che lei e i suoi ministri vogliono lasciar annegare in mare, visto che per loro le navi delle ong devono essere fermate, la presidente del Consiglio non sa che su quelle barche di disperati ci sono anche bambini e adolescenti? E respingendoli, come pensa di poter garantir loro il "godimento di quei diritti sanciti dalla Convenzione ONU?"

Forse tali diritti devono essere garantiti solo ai bimbi italiani, purché bianchi e cristiani?