Francamente mi risulta a volte difficile comprendere certe dinamiche, non mi entra proprio in testa come si possa aver voglia di lucrare quando intorno il mondo ti è crollato addosso.
Si sono già verificati, purtroppo, i primi fenomeni di sciacallaggio: tra le macerie, improvvisati cercatori d'oro, che scavano non per portare aiuto ma per arraffare quel che resta di una vita che si è fermata, insieme all'orologio del paese, alle 03.25 o giù di lì.
Le forze dell'ordine vigilano come possono, ed è di oggi pomeriggio l'episodio di uno sciacallo sottratto al linciaggio della gente, preso appunto mentre portava via quel che di integro e forse di valore era riuscito a trovare.
Certo, non è pensabile, in un momento così tragico, che si possa prestare tutta l'attenzione che questo atto di vigliaccheria merita: sono troppe le richieste di aiuto, e le mani vanno altrove.
Alcuni terremotati si rifiutano di dormine nelle tendopoli allestite, preferiscono passare la notte all'addiaccio - con le temperature che precipitano a 5 gradi - pur di non allontanarsi dalle proprie abitazioni: è come un brandello di vita a cui restare aggrappati, la speranza di avere almeno qualcosa da cui ripartire.
In certi momenti, provo vergogna... Di appartenere al genere umano.