Un nuovo terremoto scuote le fondamenta della Chiesa cattolica in Francia: protagonista della torbida vicenda, fatta di abusi sessuali, insabbiamenti e sanzioni irrilevanti, è l'ex prelato Michel Santier, un tempo vescovo di Lucon (2001-2007) e di Créteil (2007-2021).
Il caso dell'ex vescovo, che si aggiunge a una già lunga lista di scandali che ha investito la Chiesa cattolica francese, sta creando sconcerto e rabbia tra i fedeli, in particolar modo per l'insabbiamento della vicenda e il colpevole silenzio di chi ha fatto scudo.
Grazie a un'inchiesta condotta dal media cattolico Famille Chretienne, sono venute a galla alcune torbide verità circa la condotta del prelato, che negli anni '90 era a capo di una scuola di formazione alla preghiera dedicata a ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni a Coutances, in Normandia. Qui il vescovo "ha esercitato un'influenza psico-spirituale e ha usato il suo ascendente su due giovani uomini adulti per scopi sessuali".
La sua abitudine, come rivelato da Golias, era quella di convincere i propri allievi a effettuare delle confessioni-strip: "Davanti al tabernacolo, il penitente era invitato a togliersi un capo di abbigliamento a ogni peccato confessato. Alla fine dell'operazione arrivava l’assoluzione".
Ciò che sarebbe dovuto rimanere ben nascosto, tuttavia, è emerso grazie a Famille Il problema per Santier è che tante altre sue vittime hanno deciso di denunciare gli abusi subiti in giovane età negli anni '90, all'epoca in cui lo stesso dirigeva la scuola di preghiera di Coutances (dove ora si è ritirato a vita monastica) e Chretienne
Due delle vittime di Santier hanno trovato il coraggio di farsi avanti nel 2019, guarda caso proprio in concomitanza col sopraggiungere dei problemi respiratori e delle "altre difficoltà" che avevano spinto il prelato a chiedere un anticipo di quasi tre anni sul "pensionamento". E infatti, in data 5 dicembre, l'allora arcivescovo di Parigi Michel Aupetit, responsabile anche della provincia ecclesiastica che comprende Creteil, inviò la segnalazione della denuncia in Vaticano. Papa Francesco accettò la richiesta di dimissioni il 5 giugno 2020, anche se Santier rimase in carica fino al 2021 per consentire la scelta del suo successore.
Nell'ottobre del medesimo anno la congregazione per la Dottrina della fede, che si occupa dei processi canonici relativi agli abusi sessuali, notificò al responsabile le sanzioni conseguenti ai suoi atti: sanzioni che prevedevano semplicemente "UNA VITA DI PENITENZA E PREGHIERA" in un monastero.
Con tanti saluti.