Ci sono plusvalenze e plusvalenze... è un dato di fatto che viene testimoniato raffrontando quelle di Roma e Juventus.

Per i più distratti, la plusvalenza, nel calcio, è la differenza che si ottiene rivendendo ad un'altra squadra, ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto, i diritti delle prestazioni sportive di un calciatore. In pratica è ciò che consente a molte squadre, o alla quasi totalità di esse, di sistemare i bilanci ed essere in grado di iscriversi a campionati e coppe europee.


Tra l'inizio della stagione 2018 e la fine della stagione 2019, la Roma ha ceduto 5 giocatori, portando nelle proprie casse quasi 130 miioni di euro: Alisson al Liverpool ha generato una plusvalenza di 57 milioni, Strootman e Radonijc al Marsiglia 19 milioni, Manolas al Napoli 29 milioni, Luca Pellegrini alla Juventus 21 milioni.

Nello stesso periodo, la Juventus ha rivenduto alcuni giocatori della sua rosa, portando in cassa un po' meno soldi della Roma, anche se però la cifra è consistente, visto che si parla di oltre 110 milioni di euro. A generare le plusvalenze per la Juventus sono stati però non calciatori di primissimo piano, almeno come titolari bianconeri: Leonardo Spinazzola, Mattia Caldara, Emil Audero, Rolando Mandragora, Stefano Sturaro, Riccardo Orsolini, Alberto Cerri.


Per ottenere i suoi 130 milioni, la Roma si è privata di giocatori importanti, il cui peso si è fatto sentire nel corso della stagione, tanto che la squadra giallorossa è stata eliminata dalla coppa Italia e dalle coppe europee, mentre in campionato è riuscita a conquistare solo un posto per l'Europa League nella prossima stagione.

La Juventus, invece, nell'ultima stagione ha vinto l'ottavo scudetto di fila, oltre alla Supercoppa.

Pertano, ci sono plusvalenze e plusvalenze, due diversi modi di operare che consentono ad una squadra di far soldi senza perdere in competitività e ad un'altra di far soldi, rinunciando però a vincere.

Almeno questo, tra i misteri del calcio, sembra essere svelato.