Milan, Musah: “L’importante è non mollare mai”
A due giorni dalla ripresa del campionato contro la Fiorentina, Yunus Musah si è concesso ai microfoni di Mediaset.

“Abbiamo tanta fiducia all’interno del gruppo, sappiamo cosa siamo capaci di fare e non molliamo mai – ha dichiarato il centrocampista americano -. A volte le cose non vanno come vuoi, ma l’importante è non mollare, crederci sempre ed essere sempre uniti come stiamo facendo”. Sul suo ruolo preferito: “Penso che gioco meglio a centrocampo, sulla destra. Quel ruolo mi piace tanto”

È un momento delicato, ma il Milan ha le risorse e la capacità di uscire anche quando c’è qualche problematica che sta colpendo la squadra. Che aria si sta respirando? Comunque avanti tutta?
“Sì, noi abbiamo tanta fiducia all’interno del gruppo, sappiamo cosa siamo capaci di fare e non molliamo mai. A volte le cose non vanno come vuoi, ma l’importante è non mollare, crederci sempre ed essere sempre uniti come stiamo facendo”.

Tu sei stato uno degli acquisti più giovani, però hai dimostrato di saper giocare da play, da mezzala, a Lecce sei stato schierato anche come terzino destro. È la tua forza essere un jolly?
“Sì, è sempre stato qualcosa presente dentro di me giocare in tante posizioni per le capacità che ho e provo a farlo nel miglior modo possibile. Se il mister mi chiede di fare una cosa, io provo a fare del mio meglio per aiutare la squadra”.

Ti abbiamo visto molto bene, a tuo agio, con il Psg come play davanti alla difesa, un po’ meno a tuo agio contro il Lecce. Tu dove pensi di esprimere meglio le tue caratteristiche?
“Come hai detto te, penso che gioco meglio a centrocampo, sulla destra. Quel ruolo mi piace tanto”.

Tanti attaccanti assenti contro la Fiorentina. Questo primo gol può arrivare anche da te? Lo cerchi, lo insegui, che sapore può avere?
“Voglio fare il mio primo gol con il Milan il più presto possibile, ma l’importante sarà vincere sabato”.

Tuo fratello Abdul è un grande tifoso del Milan. Come ti giudica e come vede il tuo percorso dall’esterno, immagino da primo tifoso.
“È molto felice per me, che suo fratello sta giocando per il Milan. Mi giudica come sempre, da quando ho iniziato a giocare vuole che miglioro e vuole il meglio per me”.

Il giorno dopo Milan-Borussia Dortmund compirai 21 anni. Che regalo ti aspetti?
“Una vittoria con il Dortmund”.

Qualcuno ti ha accostato a Kessie che qui ha lasciato un vuoto. Pensi di essere il nuovo Kessie?
“Per me è bello che mi chiamano il nuovo Kessie perché è stato un giocatore molto bravo per il Milan. Quindi è una cosa buona e molto positiva che parlano di me come Kessie. Io cerco di migliorare, di fare il mio gioco e di aiutare il Milan come ha fatto lui”.

Per te il Milan è l’occasione della vita, la tua grande occasione?
“Sì, è un bel passo per me essere arrivato al Milan. È qualcosa che ho sempre desiderato, giocare per una delle migliori squadre del mondo che ha vinto tante Champions. Per me questo passo è importantissimo e che sono felice di aver fatto e voglio fare del mio meglio per aiutare questa squadra”.


Juve, approvato il bilancio: 123 mln di perdite. Ferrero: “Torneremo a giocare le coppe”
“Ne sono certo: il prossimo anno torneremo a giocare le coppe”. Ha le idee chiare, anzi chiarissime il presidente della Juventus Gianluca Ferrero che è, intervenuto all’assemblea degli azionisti convocata all’Allianz Stadium. Assemblea che ha approvato, con il 99,67% dei voti a favore, il bilancio al 30 giugno 2023. Registrata una perdita di 123,7 milioni. Contrari lo 0,31% degli aventi diritto di voto, gli astenuti sono pari allo 0,003%, i non votanti invece sono lo 0,004%. Prima della votazione finale Ferrero si è soffermato anche su alcuni singoli della rosa di Allegri: “Siamo molto dispiaciuti per la positività di Pogba – ha detto -. Siamo in attesa degli sviluppi di questo procedimento che dovrebbe partire, non abbiamo particolari novità. Ribadisco quanto già comunicato su Fagioli, lo supportiamo nel suo percorso tecnico e formativo e il rinnovo di contratto va in questa direzione”.  Approvato anche un aumento di capitale di 200 milioni.

Sinner gigantesco, in doppio con Sonego trascina l’Italia in semifinale
Olanda battuta 2-1 a Malaga: sabato gli azzurri sfidano la vincente di Serbia-Gran Bretagna. Dopo il k.o. di Arnaldi, Jannik entra e in poco più di tre ore porta a casa due punti per il passaggio del turno: prima in singolare poi in coppia con l’amico Sonny.

Gravina: “Tradito dall’amico Mancini, ferita che non si rimargina”
“Mi sento tradito da Mancini”. Parola di Gabriele Gravina, presidente della Figc, che attraverso il programma “Soul” di Tv2000 ha parlato così della scelta dell’ex c.t. azzurro, andato ad allenare l’Arabia Saudita. “La sua scelta è stata una delusione sul piano umano – ha raccontato Gravina -, non su quello sportivo. Mi sono sentito tradito in un sentimento puro nei confronti di Roberto, che ho sempre considerato un amico”. E ancora: “Al di là degli interessi della sua scelta tecnica, per me è stata una ferita che faccio fatica a rimuovere”.

Leclerc: “Tanto da lavorare durante la sosta per essere competitivi nel 2024”
Ultimo round del Mondiale 2023, eppure questa stagione ha ancora parecchio da dire. Lo hanno confermato le parole di piloti nella conferenza del GP di Abu Dhabi, dove non solo si è tornati sulle sensazioni (più positive che negative) lasciate dalla prima volta a Las Vegas, ma si è anche tracciato un bilancio su questo campionato, fissato gli obiettivi per la prossima ed escluso qualche ipotetico scenario. Come nel caso di Verstappen, che ha così risposto a una domanda su Hamilton: “Lui come compagno di squadra? Non accadrà mai, quindi è una cosa che non ha senso porsi, però non mi dispiacerebbe. D’altra parte non voglio indicare lui perché ci sarebbero tanti compagni che potrebbero meritare un’occasione”. Max ha poi sottolineato come durante l’inverno di lavorerà sui punti deboli della RB19, che non saranno magari tanti, ma che sono stati già individuati e finiti nella lista delle “cose da fare”. A Maranello, invece, un finale in crescita non basta a soddisfare Leclerc: “Stagione deludente, ma l’ultima gara a Las Vegas è tra i momenti migliori. Non siamo riusciti a compiere lo stesso passo fatto dalla Red Bull rispetto all’anno precedente, ma siamo cresciuti. Però il gap è ancora notevole e durante la sosta invernale dovremo lavorare duro e sperare di essere competitivi nella prossimo campionato”

Sarri: “Ho sbagliato a lasciare la Premier per tornare in Italia”
“Mi piacerebbe che la Lazio fosse la mia ultima squadra e allenarla al Flaminio. Il mio erede? DeZerbi”. Maurizio Sarri si racconta in un’intervista a Repubblica: il presente biancoceleste, il passato (Napoli, Chelsea e Juve) e il futuro (“Se finirò anche io in Arabia? Se si può fumare vedremo…”. “Il Napoli di Sarri sarà ricordato per 30 anni. Alla Juve tutto era dovuto e dovevamo vincere solo la Champions, ma era un messaggio inquinato. Ho vinto lo scudetto con un gruppo a fine ciclo e una società che aveva voglia ma non la convinzione di cambiare stile. Ho sbagliato a voler venire via dalla Premier. Tornare in Italia è stato un errore”.

Coppa Davis, Volandri esalta Sinner: “Risolve e fa la differenza”
Dopo la vittoria in rimonta con l’Olanda e il passaggio dell’Italia in semifinale di Davis, Filippo Volandri è soddisfatto. “Siamo contenti – ha spiegato il capitano dell’Italia -. Festeggiamo un’ora, poi si ricomincia“. “Sinner risolve. In singolare Griekspoor serviva e rispondeva come un treno nel primo set, poi Jannik si è adattato alle condizioni del campo e del gioco – ha aggiunto sottolineando la prestazione del numero uno azzurro -. Lui ti porta sempre all’estremo e Griekspoor non è più riuscito a resistere“. “In doppio poi Jannik li ha impallinati, ci ha dato tanto al servizio e in risposta – ha proseguito -. E poi c’è anche alchimia e intesa con Sonego. Sonny al servizio può darci molto e ha quell’entusiasmo che fa la differenza”. “Questo campo non piace molto a Jannik, ma sa adattarsi alla perfezione essendo un campione – ha spiegato ancora Volandri -. A un certo punto lui fa click e cambia passo. Ieri si è allenato solo un’ora sul centrale e oggi ha fatto la differenza“.
 

Poi qualche battuta anche sulla gara persa da Arnaldi. “”I match point falliti da Matteo? Nel cambio campo nel tie-break gli avevo detto di non fare palle corte e di giocarsela da dietro, ho provato a minacciarlo anche fisicamente – scherza il capitano azzurro – . Poi però aveva impostato la gara in quella maniera e in quel punto non ne aveva più e ha deciso di provare a uscire dallo scambio così…”. “Volevamo portare la partita sugli scambi lunghi con van de Zandschulp e siamo andati vicini alla vittoria – ha aggiunto -. A Matteo però non si può dire nulla sull’impegno“.

Infine sguardo rivolto già alla prossima sfida. “Non mi dimentico nemmeno degli altri. Ieri abbiamo fatto le prove di doppio e tutti potevano giocare – ha concluso Volandri -. Sonego non è al 100%, ma sta comunque bene e penso che sia un’opzione nei prossimi giorni con un po’ di riposo. Poi vedremo chi dovremo affrontare anche e chi schierare in campo”.

Fedele: “Garcia è la certificazione del fallimento tecnico di De Laurentiis. Mazzarri può fare bene”
Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “A Bergamo non è così decisiva perché il Napoli, in questo momento, non ha nulla da perdere e molto da guadagnare. Mazzarri mi dà tranquillità: ha un ciclo di partite di fuoco, se fa punti è cosa importante. Se il Napoli non arrivasse quarto a fine stagione, sarebbe un fallimento colossale, ma per farlo dovrebbe suicidarsi visto che per valori tecnici è forse seconda all’Inter, ma per me può essere pure più forte. Quindi quarto il Napoli ci arriverà comunque. L’Inter è attualmente più forte del Napoli, perché i nuovi arrivi azzurri finora non hanno fatto la differenza. Il Napoli ha dei grandi giocatori come Politano, Zielinski, Kvaratskhelia e devono essere messi in condizione di dare il meglio. Il calcio non deve guardare molto al futuro perché il futuro dipende dal presente, che determina poi ciò che sarà. Non possiamo affibbiare a Mazzarri l’etichetta di traghettatore, perché sono cose imprevedibili. Qualora Mazzarri facesse benissimo, niente vieta che si decida di proseguire insieme. Garcia era stato preso per due anni, e poi dopo quattro mesi è stato mandato via in base ai risultati scadenti conseguiti sul campo. Garcia è stata la certificazione di un fallimento tecnico dovuto alla gestione del Presidente. Se il Napoli avesse avuto qualche punto in più, magari De Laurentiis si sarebbe messo a fare il direttore della Nazionale. L’esonero doveva avvenire prima, ma c’è ancora tempo per riorganizzare la società con uomini di calcio e per rimettere in piedi la stagione.Il Napoli non mi ha mai soddisfatto dal punto di vista atletico, l’Atalanta è una squadra che aggredisce ma apre spazi per l’inserimento degli avversari, di cui gli azzurri potrebbero approfittare anche con gli esterni, che sono molto veloci. Striscione Curva A? Hanno fatto benissimo, un plauso a loro: è quella la direzione da seguire per il futuro, niente più alibi ai calciatori”. 


Damiani: “Mi spiace per Garcia, ma l’esonero ci sta. Mazzarri riporterà il Napoli ai suoi livelli”
Oscar Damiani parla a Marte Sport Live: “Mi dispiace un po’ per Garcia, certo la sostituzione di Spalletti sarebbe stata difficile per tutti. Il tecnico francese ha ottenuto risultati altalenanti, per cui l’esonero ci sta. Stimo molto Mazzarri, sono convinto che farà ottime cose e riporterà il Napoli più in alto, la squadra ha bisogno di una scossa. Tempo per recuperare c’è, Napoli e Milan hanno qualche problema e devono trovare continuità. La Juve non è uno squadrone ma non ha le coppe e questo indubbiamente l’avvantaggia, l’Inter mi sembra abbia due “undici” dello stesso livello e potrà ruotare risorse ed energie senza troppe difficoltà. Certo gli scontri diretti fino a dicembre possono dare un’idea di quello che sarà il campionato del Napoli, la squadra ha qualità e qualche difetto, ci vorrà continuità per arrivare in vetta, cosa che purtroppo finora agli azzurri è mancata. Tra l’altro, i risultati altalenanti ci sono dall’inizio di questa stagione: oltretutto, dopo aver stravinto un campionato, a volte può subentrare un po’ di appagamento inconsapevole e quando affrontano il Napoli tutti danno qualcosa in più. la squadra ha perso sicurezza, bisogna ritrovarla".