Ammalata gravemente da quando aveva 20 anni, la coraggiosa Marieke Vervoot è divenuta una campionessa dello sport. Una velocista capace di vincere un oro ed un argento a Londra 2012 ma che, non sopportando più il dolore, nel 2008 aveva deciso di farla finita.

In Belgio, dove l'eutanasia è permessa, l'atleta ottenne documenti e permessi per la 'buona morte'. Ma ora, dopo Rio, vuole prendere tempo: questa è la sua storia.