Sono appena stati in Ucraina cinquanta volontari italiani della “carovana della pace” organizzata dalla comunità papa Giovanni XXIII.

Si sono recati nella città di Mykolaiv, nel sud del Paese, per portare cibo, medicinali e conforto morale. Il segretario generale dell’organizzazione Gianpiero Cofano spiega infatti che il compito che si sono dati è quello non soltanto di alleviare le sofferenze materiale di queste persone sfortunate, dando pasta, legumi e medicine, ma anche quello di ascoltare, conversare e condividere insieme questa sofferenza per farli sentire meno soli o abbandonati.

L’obiettivo finale resta sempre uno: la pace. La comunità Giovanni XXIII che coordina la spedizione #Stopthewarnow vuole la pace in Ucraina e nei posti più lontani che dunque sembra non ci riguardino, ma dove si continua a bombardare i civili, come lo Yemen.

A questo scopo la mediazione dell’Europa e dell’ONU, che invece pare non abbiano fatto nulla al riguardo; anzi, in Europa si discute animatamente se e quante armi inviare, altro che pace. Invece occorre sedersi attorno a un tavolo negoziale facendo tacere le armi e lasciando vivere le persone.

Ora bisogna pensare ad aiutare gli abitanti della città di Odessa e della sua zona a superare la prossima stagione fredda ormai alle porte.