Abbiamo incontrato per voi Carlo Sorgia...


Qual è il messaggio che lanci con i tuoi duelibri? Nei miei intenti questo libro ha un valore didattico per chi voglia considerare la portata sociale e culturale del problema affrontato. Infatti, in altri tempi la sindrome di down, faceva si che la famiglia nascondesse, per vergogna, le problematiche conseguenti a discapito del bimbo/a.Ha valore di ringraziamento e di dono per tutti i medici e personale medico che hanno seguito il percorso così accidentato della famiglia di cui si parla, senza cadere mai nella routine, dando invece prova di professionalità e competenza scientifica, psicologica ma anche di umanità ad altissimo profilo. Vuole, infine, essere un punto di giunzione tra le famiglie legate da simili problematiche senza mai cadere nello sconforto né nel pietismo.

Stai avendo riscontro? Sei soddisfatto della tua esperienza editoriale?Non mi sarei mai immaginato una tale quantità di consensi per questo che è un libro di nicchia, grazie anche ad alcune associazioni che, da subito, hanno operato per la sua massima visibilità. Quindi un grande successo fin dall’inizio.

Hai qualche progetto in cantiere?Da quando il libro è diventato disponibile nelle librerie fisiche e negli store web ho organizzato, per quello che è stato possibile visti i tempi di pandemia, e sto organizzando, per ora on line,  incontri tematici coinvolgendo diverse associazioni che per loro indole sono vicine e trattano le problematiche di cui si parla.

#pluriversumedizioni