Nessuna missione è impossibile per il team del 3° Reggimento Alpini e la loro squadra di istruttori e di comandanti. Nei giorni scorsi infatti, una squadra di Alpini della "Task Force Praesidium" è  entrata in azione lavorando praticamente sospesa nel vuoto a parecchi metri di altezza, per verificare e anche valutare lo stato dei lavori che erano stati eseguiti precedentemente presso la Diga di Mosul (vedi il video su:http://lasottilelinearossa.over-blog.it).

La "Task Force Praesidium" opera presso la diga di Mosul con 500 militari dell'Esercito Italiano con l'obiettivo di garantire la sicurezza dell'imponente infrastruttura idraulica dove gli operai della ditta italian Trevi S.P.A. operano per mettere in sicurezza la diga e scongiurare così una imponente catastrofe ambientale.

Gli Alpini hanno fornito il loro prezioso supporto  agli ingegneri militari USA. Hanno costruito un complesso passaggio aereo a doppia corda, lungo più di 30 metri, sotto la sede stradale che percorre il punto più elevato della diga. Il ponte, posizionato sopra lo Spillway (canale di scarico usato per fornire il rilascio controllato dei flussi della diga in caso di piena) era danneggiato dall'agosto del 2014 ed era stato sottoposto a lavori di ristrutturazione. Tutto sembrava perfetto. Purtroppo a causa dell'eccessiva altezza dal terreno nonché a causa delle caratteristiche costruttive della struttura, è stato impossibile effettuare una verifica completa della sua parte superiore e di conseguenza l'omologazione definitiva.

Con il passaggio aereo grazie al lavoro degli Alpini del 3° Reggimento, adesso è stato messo finalmente in sicurezza. Gli Alpini hanno utilizzato procedure e tecniche tipiche usate dalle truppe di montagna anche se in un contesto diversissimo. Questo dimostra la notevole capacità di adattamento e duplicità delle procedure militari, e  anche il fatto che nessuna missione sia davvero impossibile per gli Alpini del 3° Reggimento.

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