Per Matteo Renzi, come ha ripetuto questo sabato in un'intervista al Messaggero, sull'aereo di Stato i 5 Stelle, perché a loro si riferiva pur non avendoli citati, avrebbero detto delle bugie. 

Naturalmente, come è stato dimostrato in un recente reportage tv, l'Air Renzi è stato un esempio impressionante di sperpero di denaro pubblico, praticamente una truffa ai danni degli italiani di cui ha beneficiato Etihad che, al tempo, aveva da poco salvato (si fa per dire) Alitalia.

Ma qui non si parla dell'Air Renzi, bensì della crisi di Governo che, ormai, Renzi sembra voler provocare, convinto di poter mandare a casa Conte e formare un nuovo esecutivo, facendo intendere che sarebbe Mario Draghi a guidarlo. 

Per chi volesse leggere l'intervista può farlo sul sito dello stesso Renzi, che la riporta per intero.

Da quel che dice, anche se Renzi da sempre ci ha abituato a fare in seguito l'esatto contrario di quanto annunciato in precedenza, il senatore fiorentino proprietario di Italia Viva ha praticamente annunciato una crisi di Governo all'inizio di gennaio, anticipando che non è disposto a continuare ad appoggiare l'attuale esecutivo guidato da Conte.

D'altra parte, Renzi deve poter avere la garanzia di un controllo diretto su una "mole di risorse mai vista" che arriverà grazie al Recovery Fund. Per lui, quei soldi sono un'occasione unica: 

"Non possiamo sprecarla. Ora o mai più".

Renzi è uno che ha costruito le proprie fortune in politica senza andar tanto per il sottile, saltando di volta in volta in groppa al politico di turno che a Firenze e provincia avesse maggiore visibilità e, pertanto, potesse garantirla in proporzione anche a lui. Quello che si è venduto come un politico nuovo, nato quasi per caso dal nulla, è in realtà un vecchio arnese della politica che ha cominciato a lustrar stivali a questo e a quello non appena aveva l'età minima sufficiente per iniziare a farlo.

Al di là delle pezze d'appoggio che Renzi mette a schermo dei suoi interessi di bottega, ciò a cui lui mira sono i "trecento miliardi" da spendere. E se non avrà la sicurezza da parte di Conte di poterne gestire una buona parte, in completa autonomia, dice di esser disposto a far cadere il Governo, dando per certo che Mattarella non manderà il Paese al voto... forse sperando proprio sul fatto che i soldi del Recovery Fund, in tal caso, ritarderebbero e di molto.

Ma con chi governerebbe Renzi? Con il centrodestra: con Silvio Berlusconi, con Matteo Salvini e con Giorgia Meloni che oggi sul Corriere fa intendere, in merito, di aver completamente cambiato idea rispetto a quanto "categoricamente" dichiarava fino a pochissimi giorni fa... tanto per dare un'idea della coerenza dei politici che pretendono di voler guidare l'Italia: 

A dire la verità, non è ben chiaro se alla Camera la nuova ennesima ammucchiata annunciata possa avere i numeri per spartirsi il bottino dei miliardi europei, ma i deputati all'asta, nel Parlamento italiano, da un quarto di secolo a questa parte non sono certo mancati. 

Al suk renziano il Pd ha detto di non voler partecipare, ma di sorprese quel partito è sempre stato più che prodigo e, pertanto, mai dire mai.

Finora da Pd e 5 Stelle non sono arrivate repliche alle parole di Renzi, mentre Italia Viva sta diffondesdo sui propri account social i diversi passaggi dell'intervista, alternati dalle dichiarazioni a supporto dei propri parlamentari di Camera e Senato.