Momenti di tensione si sono vissuti a Salerno, dove una cinquantina di manifestanti hanno deciso di uscire dal corteo che protestava contro il coprifuoco e la nuova ordinanza regionale di De Luca.
In particolare la tensione si è alzata all'altezza dei semafori tra via Marino Paglia e via Carmine quando una cinquantina di persone ha deciso di dirigersi verso la casa del governatore De Luca.
Al loro arrivo, però, il rione era già blindato e presidiato da diversi agenti in tenuta antisommossa che hanno interrotto la circolazione e circoscritto l’intera area, impedendo al corteo di avvicinarsi all’abitazione del presidente della Regione Campania. Sono stati esplosi anche alcuni petardi e sono stati rovesciati alcuni cassonetti dei rifiuti.
Purtroppo qui non credo sia più in gioco la delinquenza , il fascismo e altro, credo che tutta la Politica stia pagando e può pagare in questo modo gli errori e la " mania di onnipotenza " .
Dobbiamo ammettere che siamo in una situazione di emergenza ma bisogna anche comprendere che alcuni fallimenti e scelte sbagliate sono state fatte, si è sbandierata in campagna elettorale un "va tutto bene" che non esisteva.
Forse in periodo elettorale si è aperto troppo ciò che forse non andava aperto, sbagliata è stata la scelta di aprire gli stabilimenti balneari e di fare credere possibile "una convivenza con il virus" . Questo accade spesso quando le cose vengono fatte senza tenere nel giusto conto ciò che la scienza racconta.
Inoltre è anche comprensibile che la gente, vedendo parlare in tv persone che vivono con stipendi da 15.000 euro e più e con privilegi vari, non crede più molto nei sacrifici comuni e in tanti decreti continuamente emanati.
La storia insegna che grandi incendi sono nati da piccole scintille, troppo facile misconoscere il disagio sociale in questo momento e fare credere a tutti che si tratta solo di delinquenti che protestano, troppo facile .
Forse bisognerebbe umanizzare anche e molto la politica, come si dovrebbe con la medicina e altro. Forse la gente è stufa di vedere un tizio che il venerdì riempie gli schermi con monologhi e che scherzosamente chiama sceriffo.
Fuochi di paglia? Speriamo che sia così, altrimenti una rivolta popolare "seria", non avrebbe esercito o politica o show televisivo capace di porvi rimedio.