Il ministro dell'Economia Tria, questo lunedì, era all'Eurogruppo per capire, tra l'altro, l'aria che tira in Europa nei confronti dell'Italia del cambiamento.
Nonostante le dichiarazioni incoraggianti di Juncker, in Europa ci si attendono passi concreti da parte del nostro Paese, in base a quanto ha dichiarato il commissario Dombrovskis:
«La procedura per debito era giustificata, gli Stati l'hanno confermato e ora la palla è nel campo dell'Italia. Ho appena avuto un incontro con Tria e abbiamo discusso proprio di questo. Ma ora aspettiamo i prossimi passi dell'Italia... dobbiamo vedere che passi concreti prenderà.»
A fare pressione sul nostro Paese, in giornata è arrivata anche la dichiarazione di Goldman Sachs contenuta nel report "Landing the plane", in cui si dichiara che l'Italia potrebbe rendere più complicato lo scenario dei mercati in Europa nel prossimo anno, con la crisi di bilancio che rimane irrisolta e l'economia vista a rischio recessione già dall'inizio del 2019.
Goldman Sachs, come se non bastasse, prevede che il Pil italiano per il 2019 si attesti allo 0,4%, ben al di sotto dell'1% finora indicato da altri analisti e dell'1,4% previsto dal Governo.
A completare il quadro odierno poco esaltante per il nostro Governo, la manifestazione organizzata nello spazio ristrutturato delle ex Grandi Officine Riparazioni di Torino da Confindustria, Casartigiani, Ance, Confapi, Confesercenti, Confagricoltura, Legacoop, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Cna e Agci, per sollecitare il rilancio delle infrastrutture a partire dalla Torino-Lione.
Le dodici associazioni presenti, che insieme rappresentano 13 milioni di lavoratori e oltre il 65% del Pil, hanno voluto far presente alle istituzioni, come è stato sottolineato dal presidente di Confindustria Boccia, che «se siamo qui è perché la nostra pazienza è quasi al limite... Se siamo qui tra artigiani, commercianti, cooperative, industriali, qualcuno si dovrebbe chiedere perché. La politica è una cosa troppo importante per lasciarla solo ai politici.
Torino è una città simbolo. Siamo qui con 12 associazioni, compresa la nostra, che sono rappresentanti di agricoltori, artigiani, commercianti, esercenti, cooperative, industria, di oltre 3 milioni di imprese e il 65% del Pil.
Il messaggio è chiaro sì alla Tav Torino-Lione, perché le infrastrutture sono un'idea di società, includono, sono un'idea di visione del Paese, centrale tra Europa e Mediterraneo, aperta a est e a ovest.»
Nel frattempo, il Governo, non sapendo che cosa fare, ha rimandato gli emendamenti cardine della manovra alla discussione al Senato, nonostante martedì la legge di bilancio approdi in Aula alla Camera. Non solo. Il vertice previsto per questa mattina tra il premier Conte e i due vicepremier Salvini e Di Maio è stato annullato.
Nonostante le dichiarazioni di certezza e inflessibilità dei giorni precedenti, il Governo appare nel caos più totale, con i due capi politici impegnati ad alimentare la rispettiva propaganda elettorale, mentre imprese e cittadini sembrano lasciati al loro destino.