Hanno preferito dimettersi dal loro incarico, piuttosto che sottoporsi alla vaccinazione, non accettando così l'obbligo imposto dal Papa. I tre militari ribelli fanno parte di un piccolo gruppo no green pass  all'interno del  Vaticano che hanno deciso di non vaccinarsi e sono contrari alle rigide misure anti-Covid introdotte dal Papa.

Il caso della ribellione al green pass dei tre militari al servizio del Papa, sta facendo discutere, anche percé al rientro dal suo viaggio in Slovacchia, Papa Francesco aveva evidenziato come tra le fila del personale che lavora in Vaticano ci fosse qualcuno contrario al vaccino. 

Coloro che sono contrari alla carta verde in Vaticano non sono la maggioranza, forse perché la maggior parte di loro in vista del 15 ottobre, data nella quale il lasciapassare sarà esteso a tutte le categorie lavorative, ha deciso di adeguarsi, pur di non rischiare di perdere il posto di lavoro, anche se è bene ricordare che al momento il vaccino non è obbligatorio, e che l'unica alternativa per ottenere il famigerato lasciapassare, sono i tamponi.  Tamponi che però non tutti possono permettersi, a causa del prezzo piuttosto elevato e del fatto che la loro durata è di sole 48 ore.

Crescono ogni giorno di più la rabbia ed il malcontento in Italia per questo "obbligo vaccinale mascherato" anche tra i militari, ai quali si aggiungono adesso anche le guardie svizzere a difesa del Papa.  (lasottilelinearossa.over-blog.it