Da mesi ormai Cagliari, una città che si è sempre potuta definire tranquilla, non è più una città sicura. Se qualche anno fa extracomunitari erano presenti soprattutto nel quartiere della Marina nei pressi del porto, adesso a loro si aggiungono i profughi e si vedono dappertutto. E non sono extracomunitari con regolare permesso soggiorno che vendono la loro mercanzia, sono soprattutto profughi algerini che appena sbarcati in città compiono crimini.
L'ultimo, qualche giorno fa, quando una ragazza in attesa del pulman che l'avrebbe riportata al suo paese è stata aggredita e derubata del suo bracialetto di "Pandora". La sua unica colpa è stata quella di aspettare da sola all'alba il pulman. Sarebbe potuta andare peggio, molto peggio per lei. Se l'è cavata con delle contusioni e tanta paura.
E' da mesi ormai che l'allarme criminalità cresce ogni giorno sempre di più a causa degli sbarchi, è da mesi che il SAP denuncia una situazione gravissima e però nessuno agisce: "Vi sono evidenti lacune normative che permettono ai clandestini di girare indisturbati senza correre il rischio di subire carcerazioni nonostante condotte violente e reiterate e l'espulsione è di fatto un semplice documento senza valore che mai si accompagna ad un allontanamento dal territorio nazionale". Questa è l'ennesima denuncia di Luca Agati, Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia di Cagliari.
I poliziotti dovrebbero essere messi in grado di poter combattere contro questi criminali che si aggirano indisturbati tra le vie di una città un tempo tranquilla, ma non possono farlo a causa dei tagli e della mancanza del personale: "La microcriminalità si contrasta soprattutto con più uomini in strada, peccato che in sei anni Cagliari abbia perso circa 120 poliziotti andati in pensione e mai sostituiti.Siamo sempre più anziani e stanchi e con una media di età di 49 anni ed è sempre più difficile contrastare una criminalità giovane e spregiudicata. La situazione è preoccupante, ed è necessario un cambio di rotta.
Lanciamo l'ennesimo appello alle istituzioni affinchè intervengano urgentemente per porre rimedio a queste palesi imperfezioni che rischiano di mettere in pericolo la sicurezza dei Poliziotti e degli stessi cittadini" dice Luca Agati.
Per quanto tempo ancora questi appelli resteranno senza una risposta? Intanto Cagliari la notte è diventata pericolosa, soprattutto per le ragazze. E le istituzioni che dovrebbero agire? Ci pare di vederle al sicuro, nel chiuso dei loro uffici lontano dalla realtà di tutti i giorni.