Nonostante gli appelli dei partiti di opposizione e le oltre 100mila persone che hanno firmato una petizione per rivedere la decisione, questo lunedì il Parlamento ungherese, a schiacciante maggioranza (137 voti contro 53), ha fatto passare la legge che permette all'esecutivo guidato da Viktor Orban di governare tramite decreti durante l'emergenza dettata dal coronavirus che in Ungheria ha finora interessato 447 persone, causando 15 decessi.

Una scelta che mette in quarantena la democrazia ungherese, che tra l'altro lo era già in massima parte.

In pratica, ad Orban vengono affidati poteri speciali "senza limiti di tempo", in base ai quali può chiudere il Parlamento, riaprirlo solo a sua discrezione e mettere in carcere per 5 anni chiunque diffonda notizie non gradite al Governo... di qualunque genere.

Secondo un sondaggio condotto dall'istituto Nezopont, allineato però all'attuale regime, il 90% degli ungheresi concorderebbe con la scelta di Orban di estendere nei termini sopra riassunti le prime misure di emergenza già varate l'11 marzo, mentre il 72% concorderebbe sull'inasprimento delle misure relative al codice penale.

Orban, bontà sua, ha promesso di usare gli straordinari poteri che gli sono stati concessi "proporzionalmente e razionalmente".

Qualsiasi persona "normale" ha commentato quanto riassunto in precedenza come l'inizio ufficiale della dittatura in Ungheria. È un dato di fatto. 

Ma per i sovranisti nostrani, gli amici di Orban, non è così... anzi, Orban avrebbe fatto ciò che Conte ha fatto in Italia con il ricorso ai dpcm! Lo hanno dichiarato Borghi e Capezzone...


I due politici, o presunti tali, di stampo sovranista si sono però dimenticati di ricordare a chi presti loro ascolto che i dpcm di Conte, oltre ad essere firmati anche dal Quirinale scadranno dopo 60 giorni se non approvati dal Parlamento.