Nel mese di febbraio sono arrivate notizie di segno opposto sulla Siria. A Monaco John Kerry e Sergei Lavrov annunciavano un’intesa per un cessate il fuoco, ma a stretto giro il dittatore siriano Bashar al Assad annunciava di voler riconquistare l’intero Paese, e l’Arabia Saudita e la Turchia – sue nemiche – lasciavano trapelare la propria disponibilità a l’invio di truppe di terra in Siria “per combattere lo Stato Islamico”. I prossimi giorni saranno cruciali per il futuro della Siria (e del mondo).