Il 25 e 26 settembre a Lamezia Terme è stata lanciata una convenzione delle donne dal titolo significativo #governodilei.

L'evento ha visto la partecipazione di donne provenienti da tutta Italia, alcune in presenza, molte connesse da remoto.

Gli obiettivi della convenzione erano sostenere candidature di donne femministe e costruire un percorso di realizzazione di una soggettività femminile e femminista, antifascista, per entrare nei luoghi decisionali della politica istituzionale scegliendo e non essendo scelte, eventualmente come riempitivo di liste per rispettare il rapporto 60 : 40 tra i due generi.

Le donne della convenzione vogliono rovesciare il paradigma maschiocentrico che ha dominato i partiti, portandoli all'autodistruzione e contribuendo a determinare la crisi della democrazia rappresentativa.

La mia partecipazione attiva alla convenzione nasce dall'esigenza di avere voce e dare voce alle donne che intendono gettare uno sguardo femminile sulle decisioni politiche, orientando le scelte nella direzione della costruzione di una società che abbia cura di tutti gli esseri viventi, delle donne e degli uomini, con pari dignità e con pari diritti.

"Abbiamo il dovere di uscire dai recinti partitici costruiti dagli uomini per entrare nelle istituzioni e farlo costruendo insieme un soggetto politico nuovo e diverso, un soggetto che veda le donne protagoniste delle scelte, registe del percorso politico, capaci di scavalcare steccati che ormai sono diventati gabbie di autoreferenzialità per disegnare e realizzare un nuovo progetto di collettività, di città, a misura di donne e di uomini, di persone giovani e di persone anziane, di persone abili e disabili in una situazione che impone di orientare il nostro sguardo verso un orizzonte multiculturale."

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