Fortuna Loffredo non ha taciuto il suo disagio. L'ha raccontato in disegni, mai letti, mai ascoltati. Disegni carichi di odio per i suoi aguzzini, vicini di casa di cui si fidava che le hanno strappato prima l'innocenza e poi la vita. Quel volo da otto piani dei 2014 non fu un incidente, ma l'epilogo di una violenza a cui Fortuna, finalmente, si era ribellata, in quel giogo di orrori ed omertà, su cui, adesso, si sono concentrate le indagini.