Esteri

Un funzionario del dipartimento di Stato Usa conferma le pressioni di Trump affinché l'Ucraina investigasse su Biden

Nella seconda sessione di testimonianze pubbliche che si è tenuta alla Camera dei Rappresentanti sull'inchiesta per la procedura di impeachment di Trump, ha fatto scalpore quella del funzionario del dipartimento di Stato David Holmes che ha riferito quanto da lui ascoltato nel corso di una telefonata tra Trump e l'ambasciatore americano all'Ue, Gordon Sondland.

Holmes ha detto che la chiamata è arrivata il giorno dopo che Trump aveva chiesto al presidente ucraino di avviare un'indagine contro l'ex vicepresidente Joe Biden.

Cosa ha detto David Holmes, la cui testimonianza è avvenuta a porte chiuse?

Prima di tutto che lui ha sentito per caso la telefonata tra Trump e Sondland e che è stato quest'ultimo a chiamare il presidente mentre si trovava in un ristorante a Kiev il 26 luglio 2019.

In base a quanto riportato in una copia della sua dichiarazione ottenuta dalla CBS, questo è ciò che Holmes ha dichiarato ai deputati:

«Sondland ha detto a Trump che Zelensky (il presidente ucraino) "ama il tuo culo" (testuale loves your ass).Poi ho sentito il presidente Trump chiedere: "Quindi, avvierà l'indagine?"L'ambasciatore Sondland ha risposto che "lo farà", aggiungendo che il presidente Zelensky farà "tutto ciò che gli chiedi"».

In sostanza, Holmes ha confermato quanto già Bill Taylor, attuale ambasciatore in Ucraina, aveva dichiarato nella prima udienza, quando aveva riferito, riportando le dichiarazioni di Sondland, che Trump, riguardo l'Ucraina, si preoccupava soprattutto dell'avvio di eventuali indagini sui Bidens, padre e figlio.

Udienza pubblica, invece, per l'ex ambasciatrice in Ucraina Marie Yovanovitch che ha detto di essere stata rimossa dall'incarico perché incompatibile con la linea politica dell'attuale amministrazione. In ogni caso, a parte le dichiarazioni denigratorie sul suo conto da parte di Trump e dei deputati repubblicani in Commissione, la testimonianza della Yovanovitch non era comunque di molta importanza, visto che era stata rimossa dal proprio incarico nel maggio scorso, due mesi prima della telefonata incriminata.

Autore Marco Cantone
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