L'Istat ci fa conoscere l'andamento dell'occupazione ad aprile 2018, fornendoci un dato che si presta ad una doppia lettura, anche grazie all'ultima riforma del lavoro.


Il dato congiunturale ci dice che l'occupazione è in crescita del +0,3% rispetto a marzo, pari a 64mila unità. Però, andando a vedere la ripartizione del dato, si scopre che è favorito dalla ripresa del lavoro indipendente (+60mila) e da quella del lavoro a termine (+41 mila). Invece, nonostante gli incentivi dell'ultima legge di bilancio, i lavoratori permanenti, che qualcuno impropriamente indica come a tempo indeterminato, sono in calo di -37mila unità.

In rapporto al genere e alle classi di età, l’aumento è relativo soprattutto alla componente femminile (+52 mila) e per le persone di 35 anni o più (+77 mila). In diminuzione i lavoratori nella fascia di età tra 25 e 34 anni.

Le persone in cerca di occupazione sono in aumento dello 0,6% (+17 mila). Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,2%, stabile rispetto al mese precedente, mentre quello giovanile sale al 33,1% (+0,6%).

Ad aprile la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni continua a diminuire(-0,6%, -74mila). Il calo riguarda donne e uomini ed è relativo su tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,0% (-0,2 punti percentuali rispetto a marzo).


Su base trimestrale, periodo febbraio-aprile 2018, la crescita degli occupati è del +0,3% rispetto al trimestre precedente, con un aumento che interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione di quella tra 35 e 49 anni. Anche in questo caso, crescono i dipendenti a termine (+59mila), in misura più lieve gli indipendenti (+14mila), mentre restano sostanzialmente stabili (anche se con un valore negativo) i dipendenti permanenti.

Oltre agli occupati, nel trimestre aumentano anche i disoccupati (+0,5%, +14mila) e calano gli inattivi (-0,7%, -95mila).


Su base annua, l’aumento degli occupati è del +0,9%, pari a +215mila unità. La crescita interessa donne e uomini ed è relativa esclusivamente tra i lavoratori a termine (+329mila), mentre diminuiscono i permanenti (-112mila), con gli indipendenti che rimangono stabili.

Nei 12 mesi, crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+328mila) e i giovani 15-24enni (+78mila), mentre calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni (-191mila).

Infine, sull'anno, il numero di disoccupati aumenta (+0,8%, +24mila), mentre cala fortemente quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,4%, -318mila).