Politica

Meloni consiglia all'Iran di evitare un'ulteriore escalation in Medio Oriente

Questo giovedì Palazzo Chigi ha reso noto che la "Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'ambito dei contatti che sta tenendo in questi giorni sulla situazione in Medio Oriente, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica Islamica d'Iran, Masoud Pezeshkian. Il Presidente Meloni ha sottolineato la necessità di scongiurare un allargamento del conflitto in corso a Gaza, anche con riferimento al Libano, invitando l'interlocutore a evitare un'ulteriore escalation e a riaprire la via del dialogo. Il Presidente ha infine reiterato il costante impegno dell'Italia a favorire la pace e la stabilità della regione attraverso il necessario raggiungimento del cessate il fuoco nella Striscia, la liberazione degli ostaggi e il rafforzamento dell'aiuto umanitario alla popolazione civile".

Di seguito, invece, ecco come Palazzo Chigi ha riassunto, ufficialmente, i colloqui tenuti dalla premier Meloni con i rappresentanti delle massime istituzioni dello Stato ebraico di Israele dall'8 ottobre ad oggi.

8 Ottobre 2023Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Premier dello Stato d'Israele Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito la piena solidarietà del Governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il Governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L'Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento.

21 ottobre 2023
A seguito della partecipazione al Vertice per la Pace del Cairo, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recato in Israele per portare un messaggio di solidarietà e vicinanza dell'Italia dopo il tragico attentato terroristico di Hamas contro civili inermi lo scorso 7 ottobre. Il colloquio con il Primo Ministro, Benjamin Netanyahu, è stato un'occasione per avere un aggiornamento sulla situazione e fare il punto alla luce della Conferenza del Cairo. Il Presidente del Consiglio, nel ribadire il pieno diritto di Israele a difendersi secondo il diritto internazionale e a vivere in pace, ha sottolineato l'importanza di garantire l'accesso umanitario a Gaza e una prospettiva di pace per la regione.

1 Dicembre 2023
Il Presidente  del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un breve incontro con il Presidente dello Stato d'Israele, Isaac Herzog, a margine della COP 28. Meloni ha espresso la piena solidarietà del governo italiano a seguito del nuovo grave attentato rivendicato da Hamas che ha portato ieri all'uccisione di tre cittadini israeliani  a Gerusalemme e alla fine della pausa umanitaria a Gaza. L'Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento e continua a lavorare per una pace duratura. Meloni e Herzog hanno concordato di continuare a tenersi in stretto contatto sulla crisi in corso. Continua l'impegno umanitario italiano per Gaza, in coordinamento anche con Israele, tramite l'invio di medici pediatri negli Emirati Arabi Uniti e l'arrivo della nave Vulcano ad Al Arish.

8 Luglio 2024
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione. Nel confermare il diritto all'autodifesa dello Stato di Israele, il Presidente Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas, in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza ONU e con l'attività di mediazione statunitense. La conversazione telefonica ha anche fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l'assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l'Italia è in prima linea per la stabilità dell'area attraverso la sua partecipazione alla missione UNIFIL.

25 Luglio 2024
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il Presidente dello Stato d'Israele, Isaac Herzog. Il Presidente Meloni ha ribadito la vicinanza del Governo italiano ad Israele e la ferma condanna del terrorismo di Hamas.  Il Presidente del Consiglio ha inoltre rinnovato l'impegno italiano per la de-escalation a livello regionale, ricordando il ruolo svolto dal contingente italiano al confine con il Libano tramite UNIFIL e ribadendo la forte preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.  Nel sottolineare l'importanza di giungere al più presto ad un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi, lavorando nella prospettiva di una soluzione a due Stati, il Presidente Meloni ha assicurato che l'Italia continuerà a sostenere la mediazione USA e a portare assistenza alla popolazione civile palestinese, attraverso l'iniziativa “Food for Gaza”.


Riassumendo, in base alle dichiarazioni rilasciate, la premier italiana non ritiene Israele responsabile di genocidio e crimini di guerra, parlando della crisi umanitaria di Gaza come se questa sia causata da un evento atmosferico o da un epidemia. Meloni condanna il terrorismo di Hamas, senza citare quello dello Stato ebraico che, evidentemente, a suo giudizio deve poter rubare qualunque cosa desideri rubare, deve poter radere al suolo qualunque cosa desideri radere al suolo, deve poter massacrare decine di migliaia di persone e deve poter assassinare chiunque ritenga essere un proprio nemico... cioè chiunque pretenda il rispetto dei propri diritti.

Israele così facendo, in base alle dichiarazioni di Meloni, non dovrebbe causare un conflitto regionale in Medio Oriente. Perché? Meloni non lo spiega. Evidentemente, lei ritiene che tali attività siano dovute da parte dello Stato ebraico. In base a quale motivo? Non è dato sapere, come non è dato sapere perché le stesse attività siano costate alla Russia severissime sanzioni economiche, mentre a Israele attestati di solidarietà.

In compenso, Meloni invita Teheran ad accettare che Israele compia impunemente assassini sul suolo iraniano, altrimenti, in caso di risposta causerebbe un allargamento di un conflitto regionale, che in pratica è già in atto. Anche in questo caso Meloni non spiega perché Israele non debba essere destinataria delle stesse raccomandazioni.

Se i presunti statisti di borgata, o de noantri se si preferisce, sono in possesso di informazioni che altri non sanno, che le condividano... in modo da far comprendere all'opinione pubblica la logica delle loro dichiarazioni. Finora, Meloni e altri come lei non lo hanno fatto e, di conseguenza, è giusto e opportuno che siano etichettati per quello che dimostrano di voler essere: persone ridicole e prive di un minimo di credibilità.

Autore Ugo Longhi
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