A giudicare dalla precarietà di molti plessi scolastici e dall’inadeguatezza degli spazi per gli studenti, la riapertura delle scuole a settembre con la prezenza in classe degli alunni sembra molto difficile.
Basta un insegnate con la febbre, con una diagnosi di "sindrome influenzale, gg 6" a creare una situazione pericolosa, e pericoloso potrebbe essere il controllo stesso per un medico fiscale.
E chi certifica che il bambino di sei anni abbia la faringite e non la Covid -19? Faremo test e tamponi a tutti?
Sono semplici perplessità che nulla tolgono alla buona volontà e al buon proprosito di riaprire le scuole a settembre, ma….
Innanzitutto bisogna capire quale potrà essere l'andamento del contagio da Covid -19 a settembre, e vedere quanti falsi allarmi potranno diffondersi nelle scuole.
È facilmente prevedibile che all’assenza per febbre di un bambino segua l’assenza immediata degli altri. Non è pessimismo, ma uno sguardo verso un "orizzonte più ampio".
Ovviamente si accetta anche in questo caso il rischio, ma credo sia meglio, molto meglio, attendere... prepararsi sì, ma prudente attesa.
Non vedo la scuola italiana un'oasi felice con architetture recenti e locali adatti... abbiamo dedicato poche risorse alla edilizia scolastica.
Abbiamo dimenticato le scuole crollate e i soffitti caduti… non perdiamo il contatto con la realtà, sarebbe pericoloso.
Tornare a scuola in piena sicurezza. È questo l'obiettivo del Governo e del Ministero dell'Istruzione, che ha ricevuto oggi dal Comitato tecnico scientifico istituito per l'emergenza coronavirus il documento con le misure per il rientro a settembre.
Il distanziamento fisico, le misure di igiene e prevenzione sono i cardini del documento.
- Previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
- Limitati gli assembramenti nelle aree comuni.
- Differenziato l'ingresso e l'uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell'edificio scolastico.
- Chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5 dovrà restare a casa.
- Saranno resi disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola.
- Particolare igiene e sanificazione di tutti i locali
- Sarà necessario indossare la mascherina.
La didattica a distanza si è rivelata "un'opportunità" nei mesi dell'emergenza Covid, ma a settembre si torna a scuola "in presenza" ed "in piena sicurezza".
L'obiettivo del Governo è stato spiegato dal premier Giuseppe Conte in una riunione pomeridiana con tutti i soggetti coinvolti.
Si valuta, inoltre, la possibilità di compartimentare i banchi con divisori, "anche per garantire maggiore sicurezza", ha spiegato la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. I presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ed Antonio Decaro, hanno però sottolineato "molte criticità", ponendo il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. ( ragazzi non si copia più direi se studente ) .
Neanche i sindacati del settore sono usciti convinti dall'incontro ed hanno confermato lo sciopero programmato per lunedì prossimo.
Davvero non eravamo preparati a questa emergenza e sembra che stiamo mettendo qualche pezza qua e là , sperando che la barca non faccia acqua.
Quello per la scuola, ha detto la Ministra Azzolina , "sarà un piano su più livelli che seguirà l'andamento del rischio di contagio. Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi di euro", ha annunciato. "Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l'edilizia scolastica leggera", ha aggiunto. "La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire". "Il documento del Cts sulle scuole sarà valutato rispetto all'andamento epidemiologico".
Sentire continue cifre e soldi stanziati rallegra l'anima, ma alla fine c'è da chiedersi quando e da dove usciranno? Forse questi bambini che ritornano a scuola avranno poi quel carico di debiti in età adulta, speriamo di no... e che arrivino fiumi di denaro a fondo perduto, la benzina cali ad un euro, le tasse non aumentino, l'iva neppure, così come i servizi... riduciamo tutto.
Neanche i sindacati del settore sono usciti convinti dall'incontro ed hanno confermato lo sciopero programmato per lunedì prossimo.