Cuba approva il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre l'Italia vota per farsi governare da una destra omofoba e post-fascista
"Ganó el Sí. Se ha hecho justicia. Aprobar el Código De Las Familias es hacer justicia. Es saldar una deuda con varias generaciones de cubanas y cubanos, cuyos proyectos de familia llevan años esperando por esta Ley. A partir de hoy seremos una nación mejor".
Così il presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha commentato il risultato del referendum che si è tenuto domenica scorsa in cui più di 3,9 milioni di cubani, pari al 66,9% dei votanti, ha approvato il nuovo codice sulla famiglia in cui è consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso, in cui viene permesso alle coppie omosessuali di adottare bambini ed in cui si promuove un'equa condivisione dei diritti e delle responsabilità domestiche tra uomini e donne.
Al voto di domenica ha partecipato il 74% degli 8,4 milioni di cubani aventi diritto.
Pertanto, mentre a Cuba, ripeto a Cuba, veniva approvata una nuova legge che consente alle coppie omosessuali di unirsi in matrimonio e di adottare figli, gli italiani hanno dato la maggioranza di governo ad una coalizione guidata da una post-fascista esaltata che urla di tanto in tanto - senza che nessuno abbia capito che cosa voglia significare - di chiamarsi Giorgia, di essere una donna, una madre, una cristiana e di non voler concedere diritti agli omosessuali, inventandosi pure tesi complottistiche sull'appartenenza di genere, vedendo come una minaccia la possibilità che le bambine a scuola non vengano correttamente indirizzate a vedere bambole e pentole come loro giochi di riferimento.
E l'Italia dovrebbe essere un Paese normale?