Le donne che si rivolgono al telefono rosa sono 700.000, che trovano ad ascoltarle ed aiutarle psicologhe, avvocati, ecc.
Donne, mamme impaurite, che cercano conforto e coraggio, perché stanno vivendo un periodo buio pieno di domande, violentate, molestate, stalkerizzata, dai loro mariti, dai loro compagni, dal datore di lavoro, da un conoscente. Sono quelle donne che vogliono dire basta alla violenza sono quelle mamme consapevoli che in una famiglia violenta, crescono figli violenti. Crescono ragazzi insicuri, figli di quella generazione piena di paure, senza sogni.
Il tema violenza è sempre un tabù tante hanno paura di parlare, e quando si fa, si devono usare tutte cautele del caso.
Abbiamo chiesto al Investigatore Gianluca Santoni di raccontarci un suo caso.
Vi parlo di Rosa. Conosce il suo stalker sul luogo di lavoro, hanno una breve relazione, classico bravo uomo senza cedimenti iniziali, quando la loro unione finisce, Rosa comincia ad accorgersi di pedinamenti, riceve violenze psicologiche concentrate sulle sue fobie, topi morti, piccioni, ed infine gatti (che lei ama).
Decide di contattarmi , raccogliamo prove e convinco la mia cliente a denunciare, tramite l’ufficio Stalking della questura di Roma. L’uomo viene condannato e allontanato immediatamente, subirà un processo anche per maltrattamenti sugli animali.
È importante denunciare, anche se mi rendo conto, a volte non si ha la forza il coraggio, oppure si legge, come oggi sul Fatto Quotidiano, che la legge è troppo lunga e sono decorsi i tempi così un caso di stalking finisce con un risarcimento.
La legge è cambiata ha subito modifiche in positivo, il risarcimento non esiste più, quindi mi rivolgo a tutte quelle donne che subiscono o hanno subito ribellatevi e sarete Libere.