Le consultazioni del presidente della Repubblica. Si inizia il 4 aprile...
Ai blocchi di partenza, si scaldano i motori, scendono in campo... quanti possono essere i modi di dire da utilizzare per annunciare la delicata fase politica che questa settimana ci accingiamo a vivere? Sicuramente molti, e tutti tendenti ad illustrare scenari che possano sembrare agli italiani il più possibile accattivanti, appassionanti e intriganti...
Ma, alla fine, tutto si risolverà in una processione, quasi liturgica, di persone - spesso impacciate e imbarazzate - che, dopo aver parlato con Mattarella, rilasceranno delle dichiarazioni scontate i cui contenuti erano già conosciuti in partenza.
Si sta parlando delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo che il Presidente della Repubblica avrà con i rappresentanti dei deputati eletti a partire dal 4 aprile.
Questo il calendario ufficiale:
Mercoledì 4 aprile 2018
10,30 Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
11,30 Presidente della Camera dei deputati, On. Roberto Fico
12,30 Presidente emerito, senatore di diritto e a vita, Giorgio Napolitano
16,00 Gruppo "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica
16,45 Gruppo Misto del Senato della Repubblica
17,30 Gruppo Misto della Camera dei deputati
18,30 Gruppi "Fratelli d'Italia" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
Giovedì 5 aprile 2018
10,00 Gruppi "Partito Democratico" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
11,00 Gruppi "Forza Italia - Berlusconi Presidente" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
12,00 Gruppi "Lega - Salvini Premier" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
16,30 Gruppi "MoVimento 5 Stelle" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
Nel frattempo, i capigruppo dei 5 Stelle hanno avviato lo scorso fine settimana delle proprie consultazioni - definite "costruttive" da Grillo e Toninelli - con i capigruppo di Lega, Forza Italia e Leu, mentre Pd e Fratelli d’Italia non hanno accettato il confronto.
Tra Lega (primo partito della coalizione di centrodestra) e 5 Stelle (partito più votato) ci sono state delle aperture sui reciproci programmi, anche se il possibile dialogo tra le due forze politiche trova un ostacolo al momento insormontabile sul nome di Luigi Di Maio premier, condizione da cui i pentastellati non sembrano voler prescindere.
Il centrodestra continua a dire di essere una coalizione, per di più unita, ma Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega si presenteranno da Mattarella ognuno con una propria delegazione.
Il Partito Democratico, il vero sconfitto delle elezioni, ha fatto sapere che, dopo le prime consultazioni, convocherà i gruppi parlamentari e la Direzione nazionale per valutare il da farsi, anche se, ad ogni occasione, parlamentari e dirigenti continuano a ripetere che il Pd starà all’opposizione.
Ma sullo sfondo, Forza Italia e democratici, che muoiono dalla voglia di governare assieme - l'ultima legge elettorale è stata "cucinata" proprio a tale scopo - continuano a parlare di responsabilità, ricordando a tutti che non potranno non sottrarsi a qualsiasi indicazione, suggerimento, appello - o come lo si voglia chiamare - da parte del presidente della Repubblica.
Ed a ben guardare, se anche la Lega, con Salvini che finora è sembrato molto flessibile sui punti di programma presentati ai propri elettori, trovasse conveniente accettare un accordo a tre con Fi e Pd, il governo sarebbe cosa fatta.
Che cosa poi cosa sia in grado di fare e, soprattutto, quanto debba o possa durare un tal governo... questo è tutto da vedere.