Arriva da Brescia l'ennesimo affronto dell'Italia alla cultura della Russia, mascherato da presunti motivi politici, in realtà espressione di una politica e di una cultura 'occidentali' asservite all'Occidente filoucraino.

La città che dovrebbe, assieme alla 'cugina' Bergamo, rappresentare la cultura italica nel 2023, essendo stata eletta Capitale della Cultura, ha chiuso le porte in faccia a Denis Matsuev, grande pianista russo, 'colpevole' di sostenere le ragioni del regime di Vladimir Putin nella guerra di invasione dell'Ucraina.

Non si tratta del primo caso e non pare sarà l'ultimo, malgrado i richiami dell'ambasciatore russo sulla vicenda.

Anche a causa di quanto accaduto, l'ambasciatore d’Italia a Mosca Giorgio Starace è stato “convocato” dal ministero degli Esteri della Federazione russa, mentre l'ambasciata di Mosca in Italia ha dichiarato che la rappresentanza diplomatica ucraina a Roma continua ad agire come censore dei teatri e delle sale da concerto italiane".