I media libanesi riportano diverse ricostruzioni relative a come Saleh Al-Arouri, numero due di Hamas, sia stato ucciso. Secondo alcuni, sarebbe stato assassinato con un missile lanciato da un drone che avrebbe colpito la sua auto, su cui era salito dopo aver partecipato all'incontro con altri membri del movimento che aveva avuto luogo in un edificio sull'autostrada Hadi Nasrallah. Lo stesso drone, oppure un altro, avrebbe poi lanciato un missile anche contro l'appartamento in cui i membri di Hamas e Al Qassam si erano riuniti. L'altra versione, invece, propende che siano stati lanciati due missili direttamente contro l'appartamento in cui si svolgeva la riunione dei membri del movimento di resistenza palestinese. 

Nessun dubbio, invece, sulla paternità dell'attentato: Israele.

L'altra ipotesi di dibattito è relativa a quali siano le finalità che, ancora una volta, hanno portato lo Stato ebraico a ignorare le norme del diritto internazionale assassinando sette persone in un Paese terzo utilizzando uno o più droni, in quello che una qualsiasi nazione interpreterebbe come un atto di guerra deliberato, con tutte le conseguenze del caso. E perché allora non fare altrettanto con i membri di Hamas che si trovano in Egitto e in Qatar? Paura di perdere il sostegno Usa e di inimicarsi di botto tutti i Paesi arabi?

A parte la volontà di eleminare un importante rappresentante di Hamas, Israele voleva lanciare un avvertimento anche al Libano e a Hezbollah dal voler intensificare gli scontri già in atto al confine sud? Oppure voleva provocare Hezbollah con l'intento opposto, quello di estendere le scaramucce attuali in un vero e proprio conflitto?

Sembra che il gabinetto di guerra di Tel Aviv si debba riunire giovedì. Ne sapremo di più nelle prossime ore.

Come conseguenza certa dell'attacco, Israele ha ottenuto che l'Egitto, ufficialmente, abbia dichiarato di aver congelato qualsiasi mediazione tra Stato ebraico e fazioni palestinesi. Sarebbe stato sorprendente il contrario. E questa non è certo una notizia che contribuisca a far terminare il genocidio in atto a Gaza. Ma sarebbe sorprendente il contrario, visto che finora l'occidente ha supportato militarmente e politicamente tutto quanto fatto da Israele.

E ancora una volta, l'amministrazione Biden non ha rilasciato dichiarazione alcuna sull'attentato terroristico compiuto da Israele in Libano. L'Ue sembra seguirla, come ha sempre fatto in passato con qualsiasi altra presidenza... non avendo un minimo di iniziativa e di dignità politica.

In queste ore il commissario agli Esteri della Commissione Ue, Borrell, ha dichiarato che la comunità internazionale deve imporre una soluzione alla guerra a Gaza poiché entrambe le parti non riescono a trovare un accordo:

"Credo che in questi 30 anni abbiamo imparato che la soluzione deve essere imposta dall'esterno perché le due parti non riusciranno mai a raggiungere un accordo", ha dichiarato durante un evento a Lisbona, avvertendo anche che "se questa tragedia non si risolverà l'intero Medio Oriente potrebbe finire in fiamme".

Dato che finora l'Ue non ha offerto mai alcun sostegno politico concreto ai palestinesi, se volesse far cessare il conflitto sarebbe sufficiente che imponesse un immediato stop ai rapporti con Israele, a partire da quelli commerciali, con sanzioni durissime. Lo farà? No... e allora perché Israele dovrebbe avere un qualche motivo per chiedersi di fermare il genocidio a Gaza e le politiche di apartheid in atto da decenni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est?

Gli europei e in particolare i tedeschi, invece, perché il ministero degli Esteri di Berlino chiede agli Houti di smettere immediatamente di colpire le navi nel Mar Rosso e non si sente di fare altrettanto con Israele che invece sta assassinando indiscriminatamente i civili?

Così, lo Stato ebraico, tramite il proprio esercito che viene definito dai sionisti il più morale al mondo, continua a sterminare i civili palestinesi a migliaia, ed in particolare donne e bambini. E perché non dovrebbe farlo, visto che la comunità internazionale trova giustificabile tale massacro, con il numero dei morti che ha superato quota 22mila... anzi, 30mila se dovessimo conteggiare i dispersi?



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