Nella serata del 25 novembre a Palazzo Farnese in Roma si è svolto un incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e una delegazione della Comunità di Sant’Egidio, con Andrea Riccardi, Marco Impagliazzo e Mario Giro.

Fra i temi trattati l’idea della collaborazione - durante la presidenza della Francia del semestre europeo - per un evento di livello mondiale a favore dell’abolizione della pena di morte, campagna per la quale Sant’Egidio è impegnata da anni.

Per quanto riguarda l’Africa, si è parlato in particolare della grave situazione nel Mozambico settentrionale dove il conflitto, oltre alle numerosissime vittime, ha provocato fino ad ora oltre 700.000 sfollati. Al presidente è stato illustrato il lavoro della Comunità nella provincia di Cabo Delgado sia in termini umanitari per l’aiuto ai rifugiati, sia per la ricostruzione del tessuto sociale mediante il dialogo interreligioso.

Un altro tema di rilievo affrontato è stato quello dei corridoi umanitari promossi da Sant’Egidio per rispondere alle crisi siriana, libica e afghana, a cui la Francia ha aderito. I corridoi sono diventati un modello della politica di immigrazione legale, soprattutto per le persone che hanno bisogno di protezione umanitaria e il Presidente Macron ha assicurato che il suo paese proseguirà l’impegno in questa direzione.

Il grande tema degli anziani nella società europea, emerso con forza in questi ultimi mesi per le gravissime conseguenze della pandemia sulla loro salute e sulle loro condizioni di vita ha generato una consonanza di vedute con il presidente sulla necessità di un urgente cambio di passo dall’istituzionalizzazione (di cui si sono visti gli effetti nefasti per le vittime registrate in strutture come le RSA) ad un sistema che punti in modo deciso sulla domiciliarità nell’assistenza e nelle cure. Anche su tale, delicato, argomento si è deciso di avviare una collaborazione.