Una panchina dipinta con i colori dell'arcobaleno, in segno di gioia, libertà, amore, pace, fratellanza, uguaglianza... un simbolo di inclusività e di civiltà... questo è quanto rappresenta una panchina arcobaleno, eppure la sua presenza infastidisce chi da sempre cova odio verso le minoranze sociali e in particolare verso la comunità GLBTQ.

I colori dell'arcobaleno sono il simbolo della bandiera gay in tutto il Mondo e nel piccolo e vivace Comune di Francavilla al Mare in Abruzzo, ridente paesino che si affaccia sulla costa Adriatica, lo slogan che accoglie ogni cittadino ed ogni turista è: "Francavilla città amica", da questo slogan si evince la grande apertura mentale e culturale che da anni l'amministrazione di sinistra del Sindaco Antonio Luciani porta avanti e che sarà il proseguimento di una nuova amministrazione dal prossimo ottobre che si insedierà nel comune, guidato da Luisa Russo, questo quello che tutti i cittadini di buon senso si augurano! 

In questa splendida cornice di inclusività e libertà, l'associazione GLBTQ Nazionale Canal G Onlus , con sede anche in Abruzzo, ha proposto con fervore, il collocamento nel centro del Paese di una panchina arcobaleno, proposta accolta prontamente dal Sindaco e da tutta la sua amministrazione, ma oggi, dopo poche settimane quella panchina non c'è più! Dei delinquenti lo hanno distrutto... senza un perché apparente! Ma il movente è di radice omofoba e di odio verso chi ha l'unica colpa di "amare" e per questo essere additato come "diverso" come "contronatura"!

Su questa vicenda di violenza, il Sindaco Antonio Luciani, ha subito affermato la sua volontà di condanna ferma e dura verso un atto così vile, così come ha espresso il Presidente di Canal G Onlus e referente del Partito Gay per l'Abruzzo, Maximo De Marco: "Quanto accaduto a Francavilla al Mare, deve indurci ad una profonda riflessione, che definisce chiaramente il clima di odio nei confronti della comunità GLBTQ ,che si respira in tutto il Paese, dal nord al sud, non a caso ogni giorno assistiamo ad atti di vandalismo verso i simboli della collettività gay e vere e proprie aggressioni fisiche ad individui GLBTQ, tutto questo deve cessare al più presto e affinché ciò avvenga, in Italia necessitiamo di una legge chiara e decisiva contro le violenze di genere, prima che sia troppo tardi!" 

Queste parole risuonano imponenti ed urgenti, dette da un personaggio di spessore come Maximo De Marco, che tra le altre cose è addirittura Presidente della più importante organizzazione GLBTQ in Europa e nel Mondo, l'European Gay Network  di Barcellona!

Ad appoggiare le parole di De Marco anche Cristian Russo, Vice Presidente di Canal G Onlus e membro del direttivo del Partito Gay Abruzzo, nonche' uno dei primi ad aver avuto il coraggio in Abruzzo di sposarsi civilmente con il suo compagno di vita, Marco Sigismondi, uniti in matrimonio proprio dal Sindaco Antonio Luciani.

Cristian Russo ha provato un forte senso di smarrimento e di rabbia misto a dolore per l'episodio di vandalismo alla panchina arcobaleno, che lui stesso ha proposto a nome di Canal G Onlus al Sindaco Luciani,

questo dolore lo ha espresso in un video sulla sua pagina facebook , dove per circa 10 minuti ha parlato di quanto accaduto, inquadrando per tutto il tempo il lembo di piazza dove è stato divelto la panchina gay...10 minuti che hanno trasmesso il grigiore di quell'asfalto e la tristezza per quanto avvenuto.

Maximo De Marco pero' ci tiene a ribadire che da oggi esiste una nuova realtà, che nasce proprio dal seno del movimento GLBTQ ed è il   Partito Gay.

Il Partito Gay diventerà garante a livello Istituzionale per tutti i soprusi commessi verso la comunità GLBTQ, affinché anche in Italia si garantiscano leggi contro l'omofobia e la transfobia, ma non solo, anche contro il bullismo, il femminicidio e contro la pedofilia e contro la vivisezione animale, nel rispetto di tutto il creato e di tutte le forme di vita che lo abitano.