"Stiamo cambiando gli indicatori del monitoraggio Covid grazie al lavoro con l'Iss e con i medici di famiglia con i quali stiamo consolidando un rapporto che ci consentirà, attraverso il loro ruolo di 'sentinella' sul territorio, una mappatura più precisa di ciò che abbiamo. Questo per evitare la sottovalutazione, con gli indicatori nuovi non faremo tamponi inutili ma i dati Covid saranno più in linea con quello che è oggi la malattia e in cosa esita". 

Questo è quanto ha dichiarato Francesco Vaia, direttore Prevenzione del ministero della Salute a SkyTg24. Il modello che si intende adottare è simile a quello utilizzato per il monitoraggio settimanale dell’influenza da parte dell’Iss, con il coinvolgimento dei pediatri e dei medici di famiglia.

Riguardo ai casi di polmonite pediatrica riscontrati ultimamente in Francia e in Cina, Vaia ha affermato che

"non ci sono le condizioni per adottare misure di emergenza, come suggerito dall’Oms. Dobbiamo rimanere in allerta e continuare il monitoraggio. Tuttavia, in Italia non ci sono motivi di preoccupazione e al momento non ci sono casi di polmonite negli ospedali pediatrici. Siamo quindi in allerta, ma senza preoccupazioni".