Netanyahu ha (ri)detto che continuerà a commettere i propri crimini con l'aiuto di Dio
Questo è quanto ha dichiarato il 28 settembre il criminale Benjamin Netanyahu, premier dello Stato canaglia di Israele, per commentare l'ennesimo atto terroristico con cui ha ordinato (come da lui ammesso) l'assassinio del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, violando per l'ennesima volta la sovranità di un altro Stato:
"Se qualcuno si ribella per ucciderti, uccidilo per primo." Ieri lo Stato di Israele ha eliminato l'arciassassino Hassan Nasrallah.Abbiamo regolato i conti con qualcuno che è stato responsabile dell'omicidio di innumerevoli israeliani e di molti cittadini di altri paesi, tra cui centinaia di americani e decine di francesi.Nasrallah non era solo un altro terrorista: era il terrorista. Era l'asse dell'asse, il motore principale dell'asse del male iraniano. Lui e la sua gente erano gli architetti del piano per distruggere Israele. Non solo era gestito dall'Iran, ma spesso gestiva anche l'Iran.Per questo motivo, all'inizio della settimana, sono giunto alla conclusione che i potenti colpi inferti dalle IDF a Hezbollah negli ultimi giorni non sono stati sufficienti.L'eliminazione di Nasrallah è una condizione necessaria per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: far tornare sani e salvi gli abitanti del nord nelle loro case e cambiare gli equilibri di potere nella regione che durano da anni. Finché Nasrallah fosse stato in vita, avrebbe rapidamente ricostruito le capacità che avevamo sottratto a Hezbollah. Pertanto ho dato la direttiva e Nasrallah non è più con noi.La sua eliminazione favorisce il ritorno dei nostri residenti alle loro case nel nord. Favorisce anche il ritorno dei nostri ostaggi nel sud. Quanto più Sinwar si rende conto che Nasrallah non verrà in suo soccorso, tanto maggiori saranno le possibilità di recuperare i nostri ostaggi.Vorrei ringraziare l'IDF, l'Aeronautica Militare, l'intelligence dell'IDF, il Mossad e l'ISA per i grandi risultati conseguiti, e non solo ieri.Cittadini di Israele,Abbiamo grandi risultati ma il lavoro non è ancora stato completato. Nei prossimi giorni affronteremo sfide significative e le affronteremo insieme. Nasrallah ha parlato di noi come di "ragnatele". Ma al posto delle "ragnatele", ha trovato i tendini d'acciaio di una nazione unita e potente, determinata a garantire la propria esistenza e il proprio futuro.Non solo Hezbollah lo ha scoperto. L'intero Medio Oriente lo ha scoperto.Tutti coloro che si oppongono all'asse del male, tutti coloro che combattono sotto la violenta dittatura dell'Iran e dei suoi alleati in Libano, Siria, Iran stesso e altri luoghi, oggi sono tutti pieni di speranza.Dico ai cittadini di quei Paesi: Israele è al vostro fianco. E al regime degli ayatollah dico: chi ci colpisce, noi colpiamo lui. Non c'è posto in Iran o nel Medio Oriente che il lungo braccio di Israele non possa raggiungere. Oggi, sapete già che questo è corretto.Cittadini di Israele,Questi sono giorni importanti. Siamo a quello che sarà visto come un punto di svolta storico. Un anno fa, il 7 ottobre, i nostri nemici ci attaccarono e pensavano che Israele fosse sulla buona strada per essere annientato. Un anno dopo, colpo dopo colpo, traguardo dopo traguardo, capiscono come le loro speranze siano svanite.Israele ha slancio; stiamo vincendo. Siamo determinati a continuare a colpire i nostri nemici, a riportare i nostri residenti alle loro case e a restituire tutti i nostri ostaggi. Non li dimentichiamo nemmeno per un momento.Fratelli e sorelle, cari cittadini di Israele, oggi vi ripeto con forza:Insieme combatteremo e – con l’aiuto di Dio – insieme vinceremo.
L'arciassassino Netanyahu, che come i nazisti giustifica i propri crimini facendo intendere di essere sostenuto da Dio, pretende di far credere - evidentemente a degli squilibrati come lui sostenuti dalla violenza predatoria del nazionalismo che anima il folle progetto sionista alla base dello Stato ebraico - che l'apartheid e il genocidio messi in atto da decenni da Israele siano atti dovuti.
Prima o poi, qualcuno si ricorderà che esiste anche il diritto internazionale umanitario - la Convenzione sul genocidio, lo Statuto di Roma... - e prima o poi il criminale Netanyahu e lo Stato canaglia di Israele dovranno render conto dei loro crimini.
Il democratico occidente, che ha sulla coscienza il genocidio a Gaza e quello in atto in Cisgiordania, adesso si adopera perché lo Stato ebraico possa continuare a compierlo anche in Libano, dove Netanyahu - dopo aver detto di aver eliminato il suo unico nemico - continua a far bombardare senza tregua Beirut e altre località nel sud e nel centro di quella nazione, con le armi generosamente fornite da Stati Uniti e Europa.
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