La Congregazione religiosa cilena dei Fratelli Maristi pur conoscendo la pericolosità di un religioso, padre Abel Pérez, in quarant’anni lo ha trasferito per ben 17 volte, addirittura mandandolo ad insegnare persino all’estero negli istituti maristi presenti in Colombia e in Bolivia. Attualmente, si legge sulla stampa cilena, il religioso è sotto inchiesta nel tribunale civile.


La denuncia più vecchia contro di lui risale agli anni Settanta e da allora, per garantirgli copertura, i vertici religiosi lo hanno trasferito da un posto all’altro senza pensare alle conseguenze, visto che ogni volta non faceva che aumentare il numero delle vittime.
La Congregazione - manco a dirlo - ha chiesto scusa e ha specificato che questa prassi non viene più utilizzata (bontà loro).


In Cile le vittime di padre Karadima – un influente parroco di Santiago che godeva di coperture altolocate – hanno scoperchiato una Chiesa omertosa e piena di lacune, praticamente fotocopia dell'Australia dell'Irlanda degli USA e di tante altre realtà conosciute o ancora non conosciute fino in fondo, italiane comprese.