Alessandro Bastoni, Milan Skriniar, Radja Nainggolan, Roberto Gagliardini, Ionut Radu, Ashley Young erano gli assenti per Covid nell'Inter che aveva anche Alexis Sanchez a mezzo servizio per problemi muscolari. Per questo, nella panchina di Conte sedevano anche Lorenzo Moretti, Franco Vezzoni, Niccolò Squizzato e Martin Satriano. E per questo, nel momento del bisogno, l'allenatore pugliese non ha potuto calare gli assi che, come era avvenuto contro la Fiorentina, avevano consentito ai nerazzurri di ribaltare il risultato della partita.

Così il Milan, pur con le assenze di Gabbia e Duarte per Covid e di Rebic per infortunio, si è aggiudicato in trasferta il derby della madonnina, sempre vinto dai nerazzurri nelle ultime quattro edizioni.

L'incontro è finito 1-2 per i rossoneri grazie ad una doppietta di Ibrahimovic che ha portato in vantaggio la sua squadra al 13' su rigore, decretato dall'arbitro Mariani per un fallo netto di Kolarov proprio sul centravanti svedese, per raddoppiare tre minuti più tardi finalizzando un cross dalla sinistra nato da una bella azione di Leao.

Quando il Milan sembra avere il controllo della partita, al 28' arriva il gol dell'Inter, favorito da un cross di Perisic messo in rete da Lukaku, dopo che Donnarumma ha fallito l'intervento. 

Nella ripresa l'Inter tenta di recuperare la partita e al 73' Mariani gli assegna un rigore per un fallo di Donnarumma su Lukaku, ma il Var lo annulla per la posizione di fuorigioco dell'attaccante belga, che ha poi un'ultima occasione per pareggiare in pieno recupero, prima del fischio finale, ma calcia la palla a lato.

Per la cronaca, da segnalare anche un secondo giallo non assegnato a Kessie, che era già ammonito, per un'entrata in ritardo su Hakimi. 

Così, il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha commentato la vittoria: «Il risultato di oggi non cambia niente. Siamo soddisfatti per aver battuto una grande squadra, siamo stati bravi a soffrire. Una bella vittoria per i nostri fantastici tifosi. Ma il cammino è ancora lungo e dobbiamo continuare a lavorare. Ibrahimovic era stanco e mi ha anche chiesto il cambio, ma stavolta non l’ho ascoltato io. E’ un campione, il suo apporto è importantissimo. Complimenti a lui e alla squadra, abbiamo battuto un avversario molto forte. Vuol dire che stiamo crescendo e che dobbiamo continuare. Possiamo migliorare dal punto di vista tecnico, ma questa squadra sta crescendo bene. Scudetto? Ci sono squadre più forti e che hanno investito di più, ma noi siamo ambiziosi. Abbiamo accettato spesso il due contro due centrale contro gli attaccanti dell’Inter».


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