di Davide Romano - In un'insolita storia legata al Far West, i protagonisti non sono i classici duelli tra pistoleri, gli assalti alle diligenze o le guerre tra indiani e il Settimo cavallerizzo. Al centro dell'attenzione emerge Suor Blandina, al secolo Rosa Maria Segale, una missionaria italiana inviata nel Far West dopo la metà dell'Ottocento per sostenere i poveri e i bisognosi. Recentemente, la diocesi di Santa Fe ha annunciato l'avvio del processo di beatificazione per Suor Blandina, la cui storia presenta persino un alone leggendario, incrociandosi per ben tre volte con quella di un temuto bandito: Billy the Kid.
Il primo incontro con il pistolero più veloce del West coinvolse un compagno della banda di Billy, ferito durante una lite e abbandonato in una baracca desolata. Suor Blandina si prese cura di lui per settimane, fornendo assistenza e impedendo che il malato si togliesse la vita. In un'altra occasione, riuscì a persuadere Billy the Kid a risparmiare la vita di quattro medici del paese che avevano rifiutato di curare il suo compagno ferito.
Il bandito e la sua banda progettarono di rapinare un convoglio, ma Billy, notando la presenza di Suor Blandina sulla carovana, decise di abbandonare l'impresa. Il secondo incontro avvenne nella città di Santa Fe, dove il giovane fuorilegge era rinchiuso in una cella di massima sicurezza per aver minacciato di assassinare il governatore Lew Wallace, autore del celebre romanzo "Ben Hur".
Suor Blandina, nata a Cicagna (Liguria) nel 1850, emigrò con la sua famiglia negli Stati Uniti all'età di quattro anni. Entrò nel convento delle suore della Carità nell'Ohio a 16 anni, assumendo il nome di Blandina in memoria di santa Blandina, martire nel 177 durante l'impero di Marco Aurelio. Dopo aver insegnato per sei anni, fu inviata come missionaria a Trinidad, in Colorado, con l'obiettivo di costruire una scuola pubblica.
A Trinidad, Suor Blandina si batté anche per l'abolizione del linciaggio, una pratica popolare che condannava senza pietà chiunque fosse ritenuto colpevole di furto di bestiame. Dopo Trinidad, fu inviata a Santa Fe, dove riuscì a fondare un ospedale e una scuola per orfani. Successivamente, a Albuquerque, creò una biblioteca pubblica e avviò la scuola pubblica "Nostra Signora degli Angeli" insieme alle altre suore di Carità.
L'ultima tappa della sua missione la riportò a Trinidad, in Colorado, dopo 12 anni di assenza. Qui, Suor Blandina continuò i suoi insegnamenti missionari, dedicandosi infine ai connazionali italiani emigrati nelle città americane in cerca di lavoro e un futuro migliore. La sua straordinaria vita è stata narrata da lei stessa nel diario "At the End of the Santa Fe Trail" (pubblicato nel 1932), basato sulle lettere scambiate con sua sorella Giustina, anche lei religiosa nell'Ohio. Il volume è stato pubblicato in Italia negli anni novanta con il titolo "Una suora italiana nel West".