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Gli azzurri si inginocchieranno prima della partita contro il Belgio in segno di solidarietà, ma non contro il razzismo?

Drammatica la notizia che quest'oggi ha sconquassato i portabandiera del sovranismo italico. Venerdì, prima del fischio d'inizio dell'incontro dei quarti di finale di Euro 2020, che vedrà la nazionale italiana impegnata a Monaco di Baviera contro il Belgio, i calciatori azzurri si inginocchieranno in segno di solidarietà con quelli del Belgio che hanno aderito alla campagna antirazzista Black Lives Matter.

Lo ha dichiarato in una nota la Figc, che però non ha voluto esser da meno alla farsesca dichiarazione di Chiellini sul nazismo e al fatto che questo è il Paese dei burattini, tanto da dichiarare: "Come ha spiegato Chiellini, la squadra si inginocchierà per solidarietà con gli avversari, non per la campagna in sé, che non condividiamo. I giocatori austriaci non si sono inginocchiati e i nostri sono rimasti in piedi. Se quelli del Belgio lo faranno, anche i nostri saranno solidali con loro" (così riportano fonti stampa accreditate e registrate).

Riassumendo, perché è necessario farlo per cercare di capirci qualcosa, la nazionale di calcio italiana pur affermando di essere antirazzista non condivide la campagna Black Lives Matter, che banalmente invita a testimoniare il no al razzismo inginocchiandosi,  ma si inginocchierà comunque in segno di solidarietà con gli avversari che si inginocchieranno per dire no al razzismo!

Non solo. La Figc ha pure tenuto a precisare che dopo gli Europei la lotta al razzismo "sarà al centro di iniziative apposite".

Fantastico. Adesso non resta che attendere per vedere quali potranno essere in concreto i gesti con cui gli azzurri diranno no al razzismo senza inginocchiarsi. Provo a buttar giù qualche ipotesi, che magari potrebbe anche diventare un valido suggerimento, considerando la qualità delle persone che operano in Figc in base ai comunicati che vengono diffusi.

Pertanto, prima di ogni partita:

  • ipotesi a)  fare la linguaccia, accompagnando il gesto con un sonoro e prolungato PRRRRR con i pollici infilati nelle orecchie, agitando contemporaneamente le restanti dita;
  • ipotesi b)  mostrare teso il braccio destro nel cui incavo appoggiare il palmo della mano sinistra, accompagnando il gesto con un sonoro TIÈ;
  • ipotesi c)  girarsi di spalle, ponendosi a 90° per poi abbassarsi i pantaloncini, in modo da mostrare le terga al naturale dove in bella mostra, in maiuscolo, si potrà leggere la scritta NO AL RAZZISMO. In questo caso, però, il giocatore con il sedere più largo dovrà ospitare due lettere.

Al grottesco, in fondo, non c'è mai fine.

Autore Monica Maggiolini
Categoria Sport
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