Abbiamo più volte detto che l'unica possibilità al momento di combattere il SRAS-CoV-2 è una rapida vaccinazione di massa. 

Non è facile vaccinare milioni di persone in ogni parte d'Italia, è una sfida che l'Italia, così come altri Paesi, non ha mai dovuto affrontare in precedenza.

Cinquecentomila vaccinazioni al giorno è  questo il numero magico ripetuto dal commissario Figliuolo e ripreso dai media.   Se effettivamente riuscissimo a fare così tante vaccinazioni a partire da metà aprile, sarebbe possibile vaccinare tutti gli italiani sopra i 16 anni tra agosto e settembre.
 
Ad oggi (4 aprile) sono stati vaccinati 11 milioni di italiani di cui 3,4 milioni hanno ricevuto anche la seconda dose.
 
Rispetto ai 51 milioni di italiani sopra i 16 anni (quelli che al momento possono essere vaccinati) ne mancano quindi all’appello 7,6 milioni che devono avere la seconda dose e altri 40 milioni che devono ancora ricevere la prima dose.
 
Per completare la vaccinazione abbiamo quindi bisogno di 87,6 milioni di vaccini. Ma non dobbiamo neppure dimenticare che con il monodose Janssen (Johnson & Johnson) si abbrevieranno comunque i tempi.

Ma le previsioni sui tempi di vaccinazione non possono comunque prescindere dalla disponibilità di vaccini, ed in particolare:

- dal numero di dosi programmate che dovranno essere consegnate nei tempi previsti;
 
- dal rispetto dei tempi di arrivo del vaccino monodose di Janssen;
 
- dalla capacità delle singole regioni di marciare sempre a pieno ritmo;
 
- dalla gestione delle prenotazioni che non dovrà avere le carenze registrate finora in alcune regioni, Lombardia in testa.
 
Pertanto se le condizioni appena riassunte saranno tutte rispettate, l’obiettivo di vaccinare tutti (o quasi) gli italiani prima della fine dell’estate è praticabile. Ma è certo che ogni passo falso può inceppare la macchina e provocare ritardi nel ruolino di marcia.