(di Vincenzo Petrosino, Salerno)  Leggiamo su numerosi quotidiani proclami gioiosi e pseudo spot elettorali sulla fusione delle società per quanto riguarda l'aeroporto Costa D’Amalfi e spesso anche dell'imminente inizio lavori, con allungamento della pista ed il conseguente aumento di migliaia di voli. 

Sottolineo che l’opera interessa 56 ettari di espropri ancora da realizzare che coinvolgono numerose abitazioni e terreni con attività per milioni di euro, con l'assurdo consumo di territorio in piena zona agricola con numerose aziende che producono prodotti di grande qualità e che riceveranno danni insieme ai cittadini che ivi risiedono.

Si segnala e si sottolinea che alcuni cittadini direttamente interessati dall’imponente opera progettata hanno da oltre un anno presentato e depositato presso il TAR Campania, Salerno un ricorso avverso il Decreto 36/2018 con il quale il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare ha decretato la compatibilità ambientale dell’opera, chiudendo positivamente la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (cd VIA).

Il ricorso consta di ben venti motivi che oltre ad evidenziare il preoccupante impatto dell’opera sull’ambiente e sulla salute umana dei cittadini di Pontecagnano Faiano, Montecorvino Pugliano e Bellizzi (impatto colpevolmente sottovalutato nell’ambito della procedura di VIA), denunciano una serie di illegittimità del procedimento e delle prescrizioni del Decreto dovute anche alla carenza informativa del Master Plan. Visti i recenti sviluppi procedimentali gli Avvocati Mauro Giovannelli, Guido Giovannelli e Luca Giagnoni (legali dei ricorrenti) hanno depositato in data 29.11.2018 apposita istanza al TAR Campania, Salerno finalizzata a accelerare la procedura di definizione nel merito del ricorso. 

La valutazione di impatto ambientale del Master Plan Aeroportuale predisposto da ENAC e da Aeroporto di Salerno Spa forma quindi oggetto di un ricorso giurisdizionale che potrebbe portare all’annullamento del Decreto 36/2018 con inevitabili riflessi sia sul provvedimento di compatibilità urbanistica che, più in generale, sull’iter di realizzazione dell’opera.

 Inoltre sono stati impugnati successivamente anche il decreto n. 20896 del 19.12.2018, decreto di Compatibilità Urbanistica e collegati. Pertanto, sembra davvero prematuro raccontare di iter concluso.

La Via di Firenze, ugualmente impugnata al Tar con gli stessi avvocati e periti, è stata annullata, con l’opera della nuova  pista e tutte le altre autorizzazioni ad essa associate. 

Ovviamente ogni atto che è stato portato avanti in Campania, anche con dispendio di soldi da parte dei vari attori, non può mai prescindere dalla consapevolezza che i due decreti sono stati impugnati e che si è in attesa della prima sentenza.

Tra l’altro il Master Plan di Capodichino è stato ritirato da Enac a dicembre 2019,  in quanto Enac non in grado di fornire ulteriori dati alla commissione Via.

Il Master Plan di Capodichino dedicava ampio spazio alla realizzazione dell’aeroporto di Pontecagnano Costa D’Amalfi e al famoso piano industriale.  

Ma molte ombre permangono su quel Master Plan,  sul piano di sviluppo e sugli accordi tra le società. Si parla di "milioni" di passeggeri entro 3 anni, mentre invece il Master Plan parla di 500.000 passeggeri al decimo anno e... senza cargo, perché non contemplato (specchietto per le allodole per i tanti produttori Campani  che vi avevano creduto).

Tra l'altro, la tipologia della pista e la vicinanza con la linea ferroviaria rende molto discutibile eventuali autorizzazioni.