Martedì Elon Musk ha dichiarato che non appena diventerà il proprietario di Twitter annullerà il divieto di utilizzo imposto dalla piattaforma social a Donald Trump.
L'argomento era stato sollevato nel momento in cui Musk, dopo aver reso nota l'intenzione di acquisire Twitter si era definito uno strenuo difensore della libertà di parola, senza però fornire maggiori dettagli in proposito.
Parlando a una conferenza organizzata dal Financial Times, Musk ha dichiarato che lui e il co-fondatore di Twitter, Jack Dorsey, ritengono che i divieti permanenti dovrebbero essere "estremamente rari" e riservati unicamente agli account che gestiscono bot o diffondono spam.
I tweet con contenuti inappropriati dovrebbero essere cancellati o resi invisibili e una sospensione temporanea dell'account potrebbe essere appropriata, ha affermato Musk.
"Penso che le esclusioni permanenti minino fondamentalmente la fiducia nei confronti di Twitter come piazza in cui tutti possano esprimere la loro opinione".
Musk ha affermato anche che la decisione di vietare a Trump l'utilizzo del social ha finito per amplificarne le opinioni tra i conservatori, etichettando quel divieto come "moralmente sbagliato e completamente stupido".
Trump è stato sospeso in modo permanente da Twitter poco dopo l'attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, motivandolo con il "rischio di un'ulteriore incitamento alla violenza".
Non ci sono stati commenti immediati alle dichiarazioni di Musk da parte di Trump o di un suo portavoce.
Trump, precedentemente, in una intervista a Fox News aveva detto che non sarebbe tornato su Twitter se glielo avessero permesso. Adesso, il tycoon comunica via social tramite la piattaforma da lui fatta realizzare ad hoc, Truth Social, che a fine febbraio è stata lanciata sull'App Store di Apple, dove ha un seguito di 2,7 milioni di follower... una frazione degli oltre 80 milioni che aveva in precedenza.