"Tuta della Protezione Civile e si parte direzione Belluno, per visitare le zone colpite da frane e alluvioni e portare i primi aiuti concreti del Governo. Buona domenica Amici, chi si ferma è perduto."

Questo è stato il commento che questa mattina il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha postato su Facebook, insieme alla foto sopra riportata che lo ritrae sorridente sul Canal Grande a Venezia.

Il ministro dell'Interno ha passato la notte nel capoluogo veneto perché questa domenica doveva effettuare un sopralluogo per rendersi conto, dopo giorni di ritardo, dei danni causati dal maltempo in Veneto, dopo aver ignorato nei giorni passati anche quelli nel resto d'Italia.

Ma la patologica necessità di trasformare tutto in propaganda, condividendo con i propri "amici" social ogni sua attività pubblica, ha finito per dimostrare l'inadeguatezza di Salvini di fronte alla responsabilità e alla serietà che è richiesta a chiunque sia investito di un incarico pubblico, soprattutto ad un ministro.

Mentre Salvini rideva soddisfatto, in Sicilia, sempre a causa del maltempo, l'esondazione di alcuni corsi d'acqua aveva causato la morte di 12 persone. Come poteva il ministro dell'Interno non saperlo?

Nei pressi di Palermo, in una casa non distante dall'autostrada che collega il capoluogo siciliano a Catania, due famiglie che stavano trascorrendo insieme la serata sono state sorprese dall'esondazione del fiume Milicia, ingrossato dalle piogge cadute nelle ultime ore. Sono morte nove persone, letteralmente sorprese dall'acqua che improvvisamente le ha travolte, sommergendo l'abitazione e arrivando fino al soffitto. Due persone si sono salvate perché erano uscite per acquistare dei dolci, insieme ad un'altra che era uscita quando la casa è stata invasa dall'acqua e ha potuto subito dare l'allarme, dopo aver trovato scampo su un albero. Tra le vittime, anche due bambini di 1 e 3 anni ed un adolescente di 15.

Un'altra persona è morta sempre nei pressi di Palermo, mentre era a bordo di un'auto investita dall'esondazione del fiume San Leonardo.

Un medico che si stava recando all'ospedale di Corleone per prendere servizio risulta disperso, mentre la sua auto, invece, è stata ritrovata.

Altre due vittime in provincia di Agrigento. Un uomo e una donna di mezza età, originari della Sicilia, ma residenti in Germania, con l'auto noleggiata sono finiti in un torrente in contrada Sant'Onofrio a Cammarata.


Stavolta, il Governo sembra aver capito la gravità della situazione dopo che il numero totale delle vittime causate dal maltempo di questi giorni è arrivato quasi a quota 30.

Così, il premier Conte ha scritto: "Sto partendo per la Sicilia, dove il maltempo ha causato almeno 10 vittime. Sono in continuo contatto con il Dipartimento Protezione Civile per avere costanti aggiornamenti anche sulla drammatica situazione nelle Regioni del Nord."

Una presa di consapevolezza che è arrivata con ampio ritardo e che forse adesso servirà a far capire ai ministri del cambiamento la necessità di dedicare anche ai bisogni immediati delle persone che hanno subito danni dal maltempo almeno una frazione del tempo che abitualmente dedicano alla loro personale propaganda.