La domanda sorge spontanea: come può un tracciato di appena 5 km e 23 curve essere favorevole alla Ferrari?

Quelle appena sopra accennate sono le caratteristiche del Marina Bay Street dove il prossimo 22 settembre si correrà il Gran Premio di Singapore di Formula 1.

Ad ulteriore riprova che quel circuito poco si addice alle caratteristiche della vettura di Maranello, che gli ultimi due gran premi a Spa e Monza hanno confermato preferire i rettilinei, è anche il risultato della scorsa edizione che ha visto prevalere Hamilton (Mercedes) su Verstappen (Red Bull), mentre Vettel ha tagliato sì il traguardo come terzo, ma ben distante dai primi due.

Il circuito di Marina Bay Circuit è un circuito stradale che soffre di possibili sconnessioni e delle problematiche relative ad un asfalto non perfettamente adatto alle vetture di Formula 1.

Già questi fattori che possono incidere sul risultato esulano da quelle che possono essere le caratteristiche di una vettura, ma ancora di più, in tal senso, è da considerare lo stress fisico cui sono sottoposti i piloti, a causa proprio delle numerose curve.

Del minuto e quarantacinque secondi che - in media - le vetture impiegano a percorrere un giro, 24 secondi è il tempo che i piloti devono dedicare alle frenate... con tutte le conseguenze del caso.

Così, nel corso dei 61 giri, il carico totale di ogni singolo pilota sul pedale del freno corrisponde a quasi 70 tonnellate, approssimativamente più di 630 kg per ogni minuto di gara.

Inoltre, le curve, quando vengono percorse ad alta velocità, generano carichi che immancabilmente finiscono per gravare su collo, braccia e tronco di un pilota.

Ma c'è dell'altro... i cambi di marcia. Più sono le curve, più aumenta la necessità di ricorrere ai cambi di marcia: 62 in un solo giro. Un numero molto elevato che può però anche aumentare nel caso un pilota rimanga imbottigliato nel traffico.

Sicuramente maggiori, in questa gara, le possibilità di aggiudicarsi la vittoria per Mercedes e Red Bull, ma, in base a quanto riassunto in precedenza, non bisogna però sottovalutare il fattore umano e l'incidenza che avrà sull'esito della corsa la capacità di resistenza alla fatica dei singoli piloti.


Questi gli orari degli appuntamenti in pista

Venerdì 20 settembre
Practice 1, 10:30 - 12:00
Practice 2, 14:30 - 16:00

Sabato 21 settembre
Practice 3, 12:00 - 13:00
Qualifiche, 15:00 - 16:00

Domenica 22 settembre
Gara, 14:10 - 16:10