Cronaca

Riflettiamo sul coronavirus: forse è stata una benedizione

Come di consueto tutti gli anni vengono fatte le previsioni stagionali sui probabili contagi e morti dovuti all'influenza stagionale. Di simili previsioni  si occupa anche l'Istituto Superiore di Sanità, e in contemporanea anche molti esperti esprimono il loro parere. Basta cercare su internet, sempre che non sia stato rimosso tutto, e ci si accorge che i dati stimati per questa stagione non sono stati superati, e che una situazione critica/drastica fosse stata molto probabile era stato previsto, ma si è fatto finta di niente, indipendentemente da quale virus ne sarebbe stato l'artefice.

Una decina di milioni di contagiati durante una stagione non è un dato nuovo, e neanche il numero di decessi è superiore ad annate precedenti. 

Da quando è arrivato il coronavirus non si muore più per nessun altro motivo! 

Un'epidemia, o pandemia, dovrebbe aumentare il numero dei morti totali, ovvero i morti per l'epidemia sommati alle altre morti sarebbero dovuti crescere esponenzialmente, qui invece ci troviamo davanti a morti tutti per coronavirus, non ci sono più morti per polmonite, influenze varie e altro.

La verità non è che non siamo attrezzati a contenere solo il coronavirus, ma non siamo attrezzati a contenere nessuna malattia polmonare, e abbiamo una sanità che va in crisi facilmente, sopratutto dove sembrava fosse la più efficiente; la sanità è stata decimata dai tagli statali, perché gli organi di stato non ne ammettono la colpa? Facile dare la colpa a questo virus, prima si moriva intubati in casa ora si muore intubati in ospedale o non ammessi a essere intubati all'ospedale per carenza di posti. 

Non mi pare che stiamo seguendo il modello cinese, lì non solo hanno allestito ospedali improvvisati e costruitone dei nuovi, ma la loro economia non si è mai fermata. 

Resto comunque molto ottimista, confido nella buona fede e comprendo il panico accresciuto nel governo.  Ma è ora di aprire gli occhi è di analizzare i dati più accuratamente. 

Presto torneremo tutti al nostro posto di lavoro, tutto tornerà alla normalità, questo allarmismo sarà passato e ci farà riflettere, ne usciremo più forti e più maturi.

Autore marcosoffio
Categoria Cronaca
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